…. ci fu un tempo molto lontano in cui il mare, pentendosi delle vittime che aveva mietuto, di un borgo marinaro, in un luogo lontano e sperduto, decise che doveva ripagare la gente di questo borgo in qualche maniera. Così convocò i suoi compagni più vicini, il sole e la terra, per trovare una soluzione e sul da farsi.
La terra si disse disposta a mettere a disposizione quanto di più bello e rigoglioso avesse: le spiagge dorate, i monti ricoperti di poderosi e bellissimi alberi, le foreste ricche di fauna, i frutti che nascevano spontanei , succosi e numerosi, le sorgenti cristalline e l’ aria pura e fresca per ritemprare nel fisico e nello spirito gli uomini dalle loro fatiche quotidiane.
Il sole, a sua volta, ascoltando la generosa disponibilità della terra, non volle essere da meno e nell’ entusiasmo si disse disposto ad illuminare, con una luce mai vista, tutto ciò che la terra metteva a disposizione. Bene! Disse il mare, “io indosserò il blu più intenso che ho e la trasparenza più limpida affinché si possano ammirare le meraviglie mie più profonde”.
Dopo di che aggiunse: ” Credo che ci sono tutte le condizioni per riscattare tutte le difficoltà e i sacrifici che gli abitanti del borgo nei secoli hanno affrontato”.
“Ci sono anch’ io!”, gridò la luna, arrivata un pò in ritardo ma nella pienezza della sua cerea bellezza. “Inonderò d’argento questo luogo e lo renderò magico nelle notti d’ estate”.
Dio, che fino a quel momento era stato in silenzio ad ascoltare, conpiaciuto, sentenziò: “voglio anch’ io fare la mia parte, benedirò questa terra”- e così dicendo la baciò.
Da quell’ accordo e da quel bacio nacque la terra del Gargano.
gaetano manfredi- ft franco trotta