Attività per le persone svantaggiate e un nuovo modo di fare le vacanze in Puglia, senza barriere.
Fare rete tra operatori turistici, enti del terzo settore ed enti pubblici per valorizzare ancora di più le bellezze della regione Puglia e renderle accessibili a tutti, indipendentemente dall’età, mobilità o capacità.
Questo è l’obiettivo partito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ministero per la disabilità) che ha incaricato la Regione Puglia con i Dipartimenti, Welfare e Turismo-Cultura, in sinergia con Puglia Promozione (Agenzia Regionale del Turismo), che hanno avviato il percorso di attuazione del Progetto C.Os.T.A. Comunità accessibili e un nuovo modo di fare le vacanze in Puglia, senza barriere.
A partire dal mare, per arrivare ai borghi e alle aree dell’entroterra. L’associazione Gargano Cultura & Sport di Manfredonia, presieduta da Raffaele Di Sabato partecipa al bando e crea una rete composta da 12 comuni: Manfredonia, Foggia, Mattinata, Zapponeta, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, Ischitella, Rodi Garganico, Peschici, Vico del Gargano e Cagnano Varano.
Vicino al progetto anche il comune delle Isole Tremiti. Aderiscono anche la Camera di Commercio, l’Università di Foggia e il Parco Nazionale del Gargano. Presenti i tre porti turistici del promontorio del Gargano: Rodi Garganico, Vieste e Manfredonia.
Per il mondo del turismo e del terzo settore aderiscono: la cooperativa Emmaus, l’agenzia viaggi Karibuni, Angeli 2021, Regio Hotel Manfredi, lido del Sole e lido Adriatico di Manfredonia, la scuola di vela Gargano Sailing Club, l’ITST Academy Puglia, la Proloco di Manfredonia, l’associazione Padma Yoga&Benessere, Smart Lab, l’associazione di guide turistiche Dauniatur, l’associazione Pesca Senza Barriere, la fondazione Premio Re Manfredi, il Museo Storico dei Pompieri e della Croce Rossa e la Croce Rossa Italiana sezione di Manfredonia.
“Vogliamo che il turismo sul Gargano diventi accessibile a tutti che devono poter svolgere senza problemi tutte le attività legate al turismo. Anche le persone svantaggiate – afferma Di Sabato – devono vivere il nostro territorio. Questo sarà il nostro compito”.
saverio serlenga