Il procuratore di Napoli sul Gargano per presentare il suo ultimo libro: “Il Grifone”. “Racconto gli investimenti dei clan nella tecnologia”.
Continua il tour del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, in provincia di Foggia per presentare il suo ultimo libro: Il Grifone. Dopo Vieste e San Nicandro Garganico, tappa in un’altra località calda come Monte Sant’Angelo. L’evento, organizzato dall’imprenditore Donato Taronna in collaborazione con Legambiente, ha visto la partecipazione di tanta gente giunta anche dal resto del Gargano.
Indice puntato contro il Governo nazionale: “Si continua a sottovalutare riforme cruciali, in particolare quella della giustizia penale, che rischiano di creare caos e favorire chi cerca di eludere la giustizia per interessi personali”.
Poi è tornato sulla mafia locale. “Qui c’è una mafia violenta perché rispetto ad altri contesti mafiosi è giovane e ha bisogno di farsi riconoscere e crearsi uno spazio, e lo fa urlando, facendo cose eclatanti.
Non va assolutamente sottovalutata. Gli investigatori stanno facendo un ottimo lavoro in Puglia e nel Foggiano, il problema è normativo: non ci sono norme adeguate per contrastare le mafie, e poi non ci sono mezzi e uomini nei corpi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza”.
Gratteri ha poi evidenziato i punti cruciali del suo libro: “Un libro che racconta la parte avanzata delle mafie con le forze dell’ordine che non riescono a stare al passo dal punto di vista tecnologico.
I mafiosi investono più soldi in tecnologia rispetto allo Stato”. All’incontro hanno preso parte anche il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, Enrico Fontana, responsabile Legalità Legambiente, Franco Salcuni direttore Green Cave di Festambiente Sud e lo stesso Donato Taronna.
saverio serlenga