Molti stabilimenti balneari hanno già chiuso i battenti, al pari di hotel e ristoranti. Resistono quelli che hanno firmato contratti con tour operator (soprattutto dall’estero) e che hanno registrato le ultime prenotazioni, ma la destagionalizzazione è ancora un obiettivo da raggiungere. Certo, non manca la volontà al pari delle iniziative, in particolare sul Gargano nel tratto tra Vieste e Peschici.
Proprio a Vieste, ad esempio, il mese di settembre è stato ricco di iniziative (dalla settimana dell’olio a Vieste in Love) proprio per aggiungere ulteriori elementi attrattivi.
«L’obiettivo della Vieste in Love – come ha spiegato Tano Paglialonga, assessore ai grandi eventi turistici del Comune di Vieste – è stato quello di destagionalizzare il turismo in città, prolungando l’estate e portando visitatori in un periodo di bassa stagione, con numeri andati ben oltre le aspettative. Le strutture ricettive, infatti, hanno registrato numeri davvero importanti».
Ma la destagionalizzazione non è legata soltanto alla promozione di eventi e manifestazioni che possano fare da elemento attrattivo per i turisti. C’è un problema legato anche alle famiglie con figli ed ovviamente all’inizio delle attività scolastiche.
Dal Gargano, con il sindaco di Peschici, D’Arienzo, è partita una lettera alla premier Giorgia Meloni e del ministro Giuseppe Valditara con la richiesta di «riconsiderare la proposta dello slittamento nazionale del calendario scolastico».
Una istanza motivata anche dalle «evidente conseguenze dei cambiamenti climatici, in ragione delle quali si prevede che, soprattutto nella seconda parte dell’estate, l’Italia possa essere interessata, più direttamente di altri Paesi europei, da ondate di calore piuttosto intense».
La missiva è stata inviata anche all’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e ad Anci Puglia. È evidente che se ne parlerà per il prossimo anno, ma il problema esiste e andrebbe considerato.
«Ancora una volta – osserva il sindaco D’Arenzo – si prende atto della tendenza dell’ultimo decennio di anticipare la data di inizio delle lezioni non solo a livello regionale ma anche nazionale.
Nonostante i numerosi e sistematici tentativi, intrapresi già negli anni scorsi, di riportare la data dell’inizio dell’anno scolastico al 1° ottobre, non si è mai riusciti ad ottenere un’inversione di rotta.
L’idea dello slittamento nazionale del calendario scolastico dalle Alpi alla Sicilia permetterebbe, infatti, una seria destagionalizzazione dei flussi turistici, consentendo di prolungare il periodo lavorativo stagionale e di incentivare ulteriormente il turismo delle famiglie, sostenendo cosi in maniera significativa finterò settore».
Insomma, se lidi ed alberghi tradizionalmente aperti durante la stagione estiva devono restare aperti per un periodo dell’anno più lungo è necessario che si creino le condizioni anche per far scegliere le famiglie in che momento fare le vacanze visto che attualmente il mese di settembre è praticamente precluso per l’avvio delle attività scolastiche.
Chi invece vive la destagionalizzazione tutto l’anno sono i piccoli borghi della provincia di Foggia, in particolare quelli del versante dei Monti Dauni, tra boschi e vallate incantevoli. La Capitanata vanta il maggior numero di comuni con la “bandiera arancione” del Touring club italiano, il riconoscimento più importante riservato ai borghi da visitare. Alberona, Biccari, Bovino, Rocchetta Sant’Antonio, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Roseto Valfortore sono alcuni dei centri foggiani che tra ambiente, eccellenze enogastronomiche, manifestazioni di tradizione e siti culturali, riescono a fronteggiare con l’arrivo dei turisti (soprattutto nei week end ma d’estate tutti i giorni) lo spaventoso calo demografico che travolge tutti i piccoli comuni e a creare le condizioni di una economia in grado di farli sopravvivere.
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