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BRONCHIOLITE, IL MINISTERO CAMBIA IDEA SULLE CURE PER IL VIRUS DEI BAMBINI: SARANNO GRATIS PER TUTTI

Ventiquattro ore e poi la marcia indietro. Il 18 settembre il ministero della Salute metteva a carico dei cittadini di mezza Italia – dal Lazio in giù – il costo dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale: un nemico temibile che può causare gravissimi danni, anche mortali, ai neonati e ai bambini.

Il 19 settembre il saggio ripensamento: le cure e la prevenzione del virus sinciziale sono a carico del sistema sanitario nazionale, in tutta Italia. Nel mezzo, tra una decisione e l’altra, la rivolta delle Regioni che avrebbero dovuto far pagare i propri cittadini: anche la Puglia si è fatta sentire.

Dopo la bufera, lo stesso dg Cicchetti comunica il proprio ripensamento «in considerazione dei possibili profili di iniquità territoriale». Arriva il chiarimento definitivo di Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento della Prevenzione del ministero: sono state avviate interlocuzioni con l’Aifa (agenzia per il farmaco) per spostare il Nirsevimab dalla classe «C» (a carico dei cittadini) alla classe «A», a carico del servizio sanitario. Così diventa un Lea: va garantito a tutti, in tutta Italia.