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TURISMO/ GARGANO MARE: “A VIESTE MEGLIO DEL 2023. PRESENZE PIÙ SPALMATE NEL CORSO DELL’ANNO”. MATTINATA +51 MILA UNITÀ. DE MEO: “LE VACANZE CAMBIANO” (2)

I dati non sono ancora definitivi, peraltro ci sono molti grandi hotel – sia a Vieste che altrove – che sono sempre in ritardo nel tra­smettere i propri numeri”, spiega l’operatrice turistica viestana Mariella Nobiletti,presi­dente del consorzio Gargano Ma­re e sorella del sindaco di Vieste e presidente della Provincia Giu­seppe Nobiletti. “Dissi già ai primi di agosto che la stagione stava andando molto bene. Le lamentele? Le sensazioni lasciano il tempo che trovano e possono essere di­verse. Penso siano giunte soprat­tutto da Rodi e Peschici, ma anche li bisogna guardare i numeri finali. A Vieste i numeri ci danno ragione, abbiamo registrato anche un mi­glioramento rispetto al dato dei pri­mi otto mesi del 2023 che era di cir­ca 1,6 milioni di presenze. Le pre­senze si sono spalmate di più nel corso dell’anno ed è quello che ci interessa, perché al di là della no­stra capienza non possiamo andare. Ci interessa lavorare per inten­sificare le presenze nei periodi spalla e in questo stiamo miglio­rando, grazie ad una politica ad hoc e allo sviluppo di strutture ricet­tive più piccole. Questo spingerà anche le strutture di maggiori di­mensioni a restare aperte più a lun­go”.

Nobiletti non teme un’usura del brand Gargano; “Non è affatto vero che stiamo perdendo terreno rispetto alle altre province pugliesi. Il brand Gargano resta forte e im­portante, non c’è nulla di cui preoc­cuparsi. Dovrebbero, piuttosto, preoccuparsi in Salento, dove stanno registrando i frutti di una po­litica fin troppo aggressiva”.

Nodo nevralgico resta l’aeroporto di Foggia. “Aspettiamo sempre che l’aeroporto funzioni. L’aumen­to degli arrivi può essere collegato al Gino Lisa, ma cosi come stiamo combinati non va per nulla bene. I voli per l’autunno e l’inverno si sono avuti con certezza solo a fine set­tembre, gravissimo. Non c’era la certezza due giorni prima della partenza. Noi operatori turistici la­voriamo per l’anno successivo, io ho già fatto la programmazione per il 2025. Le persone che stanno prenotando, se vogliono arrivare in aereo, devono sapere di poter pre­notare l’aereo per quella determi­nata data del 2025. Vedo un entu­siasmo smisurato, rispetto al Gino Lisa, per la conferma di voli che già c’erano, mentre non si affronta af­fatto il problema della programma­zione futura. Ci servono rotte inter­nazionali, non possiamo fermarci. Bisogna pensare al futuro inteso in senso ampio”, continua la viestana. “Possibile che negli ultimi tre anni non si siano fatti passi in avanti né per introdurre nuove rotte in ma­niera stabile né rispetto alle com­pagnie lowcost? A Brindisi si sta la­vorando molto bene, come mai queste cose succedono solo nel sud della Puglia? Ci manca un aeroporto più attivo e operativo, che si chiami “aeroporto del Gargano” visto che è il territorio che traina il turismo. Deve essere riconoscibi­le da subito e il Gargano è noto in tutto il mondo”. A Foggia, a cominciare dal Pd del vicepresidente del­la Regione Raffaele Piemontese,non ne vogliono sapere di intitolare lo scalo al Gargano. “Ci stiamo muovendo perché questa idea passi”, conclude Nobiletti. “La Ca­pitanata deve pensare in maniera sinergica. Chi si oppone è gente priva di visione ed ignorante. Lo sviluppo di un territorio parte dal tu­rismo. Si abbandonino gli sterili campanilismi”.

”A Mattinata abbiamo superato anche il record del 2023, ne sono felice”, è il commento del sindaco Mi­chele Bisceglia. “Le nostre sen­sazioni, quelle degli operatori e di tanti concittadini erano giuste e va­lide. I dati collocano Mattinata tra le prime 20 destinazioni pugliesi per numero di presenze; 273.102 pre­senze rappresentano un incre­mento di 51.000 unità rispetto al 2023 – fino ad oggi l’anno del record di sempre per Mattinata – e più 76.000 unità sul dato migliore del periodo pre-Covid”.

“Ho ascoltato diversi colleghi, mi hanno confermato che c’è stata meno gente quest’anno nei mesi estivi, meno gente sulla costa in generale”, afferma Mi­chele Falco, operatore turistico di Ischitella ed esperto di turismo. “Colpa dei prezzi delle strutture e del ridotto potere d’acquisto degli italiani. Il Gargano vive di italiani e se questi vengono meno il calo di­venta evidente. Penso che ci sia stato un calo soprattutto a luglio e agosto, compensato dai mesi pri­maverili e da parte di giugno. Que­sta è la mia spiegazione rispetto ai dati positivi della provincia di Fog­gia presentati al TTG. Ovviamente”, conclude Falco, “dovremo aspettare i dati consuntivi di fine anno e poi capire chi ha fatto bene e chi male”.

“Tra il 2020 e il 2023 Manfredonia ha visto crescere arrivi e presenze, che sono però lontani dai numeri del 2013. Una variazione negativa dovuta alla chiusura del grande hotel Nicotel Gargano”, sottolinea Michele DeMeo, ex presidente dell’Agenzia del turi­smo sipontina e direttore del Regio Hotel Manfredi. “Penso che anche il 2024 veda un trend positivo. Sono mutati la composizione dei flussi e i tempi di prenotazione, per via di fattori come il caro prezzi dei voli e i cambiamenti climatici. Sono arrivate solo prenotazioni last mi­nute. Gli stranieri non li vedremo più in alta stagione perché voglio­no evitare le temperature troppo elevate, meglio il Nord Europa”. De Meo è stato al TTG, dove ha rap­presentato Manfredonia – dopo anni di assenza della città – insie­me agli assessori Matteo Gentile e Francesco Schiavone.“Deve essere da stimolo affinchè si riparli di turismo, di programmazione, di condivisione delle politiche regio­nali. Altrimenti, come cani sciolti, non andremo da nessuna parte”.