L’ex dipendente di Intesa San Paolo Vincenzo Coviello è indagato dalla procura di Bari per i settemila accessi ai dati dei conti correnti tra febbraio 2022 e aprile 2024.
Intesa Sanpaolo è formalmente indagata nell’indagine a carico di Vincenzo Coviello, l’ex dipendente che in 26 mesi ha compiuto accessi abusivi ai conti correnti e alle carte di credito di 3572 correntisti di 679 filiali.
La Banca, per gli inquirenti, avrebbe violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. L’istituto, secondo i pm, non avrebbe tempestivamente segnalato agli inquirenti gli accessi abusivi.
Intanto su Intesa Sanpaolo potrebbero abbattersi centinaia, se non migliaia di cause tese al risarcimento dei danni subiti per il caso di Vincenzo Coviello, il 52enne di Bitonto – ex dipendente della banca – indagato a Bari per i quasi settemila accessi ai dati dei conti correnti effettuati tra febbraio 2022 e aprile 2024.
In totale Coviello avrebbe «spiato» i dati di 34 politici (tra cui la premier Giorgia Meloni, alcuni ministri, ex presidenti del Consiglio e parlamentari) e 43 persone note del mondo dello sport e dello spettacolo (tra cui i conti della Juventus, di Andrea Agnelli e Silvio Berlusconi), gli accessi avrebbero riguardato 3572 correntisti di 679 filiali in tutta Italia.
Gli avvocati di alcuni degli spiati, infatti, avrebbero già chiesto informazioni agli inquirenti e potrebbero quindi agire per ottenere un risarcimento per la violazione subita. A breve intanto inizierà l’analisi dei dispositivi sequestrati a Coviello per capire se l’uomo ha agito da solo, se ha scaricato quei dati e se li ha trasferiti a qualcuno: per la Procura, il 52enne ha agito «verosimilmente» con altre persone.
corrieredelmezzogiorno