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SANITÀ PUGLIA/ PIANO DI RIORDINO: “POSTI PER REPARTI INESISTENTI NEL FOGGIANO”. LA REGIONE: “FORZA ITALIA CHIEDA IMPEGNO AL GOVERNO PER LA PUGLIA”

Il dibattito sulla sanità in Puglia si infiamma dopo le recenti dichiarazioni del vice presidente Raffaele Piemontese, in risposta alle critiche del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia riguardo al nuovo Piano di Riordino della rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza. Secondo Piemontese, il piano approvato lo scorso mese di agosto rappresenta un passo fondamentale verso il miglioramento della qualità dei servizi sanitari, in linea con le normative del DM n.70/2015 e con il supporto del Ministero della Salute.

Piemontese ha sottolineato come il Piano di Riordino non solo si prefigga di ottimizzare la rete ospedaliera, ma anche di rafforzare l’assistenza territoriale e la prevenzione. “Abbiamo incrementato i posti letto di Osservazione Breve Intensa e di lungodegenza, settori in cui la Puglia non raggiungeva gli standard richiesti. Questo provvedimento nasce da un’analisi approfondita delle esigenze della popolazione pugliese e dalle carenze storiche dovute a un sottofinanziamento del Fondo Sanitario Regionale,” ha dichiarato Piemontese.

Tra le novità annunciate, il vice presidente ha evidenziato l’importanza degli Hospice per malati terminali, sottolineando l’impegno della Regione nel potenziamento delle cure palliative, comprese quelle pediatriche. Tuttavia, la replica non è bastata a placare le critiche di Fratelli d’Italia, con il consigliere Giannicola De Leonardis che ha parlato di “situazioni imbarazzanti” nella gestione della sanità, definendo il piano di riordino come un “gioco delle tre carte”.

De Leonardis ha fornito dati specifici, confrontando il Piano di Riordino del 2016 con quello del 2024. “A Foggia, sono stati previsti 12 posti letto per cardiochirurgia nel 2016, aumentati a 20 nel 2024. Ma quel reparto non esiste,” ha affermato, sottolineando che situazioni simili si riscontrano anche a San Severo, dove sono stati previsti posti letto per neurologia e lungodegenza che non corrispondono alla realtà operativa.

Inoltre, De Leonardis ha segnalato che, nonostante il presunto aumento dei posti letto, l’ASL di Foggia si troverebbe a dover gestire un numero di postazioni 118 significativamente ridotto rispetto agli standard del 2016. “È inaccettabile che in una provincia come quella di Foggia si continuino a ignorare le reali esigenze sanitarie dei cittadini,” ha concluso il consigliere.

Dall’altro lato, il consigliere Pierluigi Lopalco ha replicato alle critiche di Fratelli d’Italia, evidenziando che i problemi attuali del sistema sanitario pugliese sono il risultato di “tagli imposti dal (loro) Governo nazionale”. Lopalco ha accusato l’opposizione di non considerare il contesto di risorse limitate in cui opera la Regione, e ha sottolineato come, nonostante le difficoltà, la Puglia sia riuscita a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza.

“Se ci sono problemi, non sono il frutto di giochi di prestigio, ma della mancanza di risorse che impedisce di migliorare i servizi come dovremmo e come vorremmo,” ha detto Lopalco, richiamando l’attenzione sulle difficoltà finanziarie che gravano sulle politiche sanitarie regionali.

Il Piano di Riordino, quindi, diventa il fulcro di un acceso confronto politico, dove le promesse di miglioramento si scontrano con la realtà delle carenze strutturali e dei finanziamenti insufficienti. Mentre la Regione Puglia continua a lavorare per ottimizzare i servizi sanitari, l’opposizione resta vigile, pronta a denunciare quelle che considera inefficienze e mancanze che compromettono il diritto alla salute dei cittadini.

Con il monitoraggio delle istituzioni e l’attesa di nuove risorse, il futuro della sanità pugliese rimane un tema cruciale e delicato, destinato a occupare il centro della scena politica nei prossimi mesi.