Prosegue la collaborazione tra la Biblioteca “la Magna Capitana” di Foggia e il “Foggia Film Festival” in programma dal 17 al 23 novembre 2024. Per rendere omaggio a Marcello Mastroianni, nel centenario della sua nascita e per il ventennale della sua scomparsa, la Biblioteca curerà una mostra di manifesti cinematografici a lui dedicata, visitabile dal 14 novembre al 28 dicembre 2024 nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea in piazza XX Settembre. La selezione dei 38 manifesti ripercorre la carriera di Mastroianni, uno degli attori italiani più apprezzati a livello internazionale, che nel 1958 girò sul Gargano “La legge” con la Lollobrigida.
Il 7 novembre 1957 “Il Foglietto” annuncia che uno dei più popolari ed apprezzati registi americani, Jules Dassin, autore di “Rififi” e di tanti altri capolavori, avrebbe girato il suo nuovo film sul Gargano.
Era il secondo film impegnativo, dopo “Il Figlio dell’uomo”(1954) di Virgilio Sabel, che si sarebbe girato “nel suggestivo, incantevole Gargano”. “La legge”, si ispirava all’omonimo romanzo “La lois” dello scrittore francese Roger Vailland, vincitore del Premio Goncourt 1957.
Non si conosceva ancora la data di inizio della lavorazione e i componenti della troupe cinematografica. Si sapeva soltanto che ne avrebbero fatto parte attori e attrici famose.
Così fu… Il film della Titanus, di coproduzione italo-francese, non sarà un capolavoro, ma fra gli interpreti scelti da Dassin vi erano “mostri sacri” del cinema e del teatro europeo come Gina Lollobrigida (nel ruolo di Marietta), Marcello Mastroianni (nel ruolo di Enrico), Paolo Stoppa, Vittorio Caprioli, Melina Mercouri, Yves Montand, Lydia Alfonsi, Gianrico Tedeschi, Pierre Brasseur.
La vicenda, ispirata dal contrasto tra “il vecchio e il nuovo in un paese del Sud Italia”, era ambientata in un villaggio della Corsica (nell’edizione francese del romanzo era Manaccore) dove era in uso un gioco a carte: “la Legge”. Nell’osteria, davanti ad un boccale, si sceglieva un capo, il quale, finché il vino non era consumato, aveva il diritto di dire agli altri le più scottanti “verità” sul loro conto. Chi era preso di mira non poteva protestare, doveva stare al gioco. Analogamente in paese vigeva, al di sopra dell’autorità costituita, una “legge” cui tutti si sottomettevano senza potervi sfuggire. La legge era quella che i forti imponevano ai deboli.
Chi faceva la legge era un vecchio signorotto, Don Cesare, che viveva in un’ampia casa circondato da uno sciame di donne e servette. Tra queste vi era Marietta, una bella ragazza energica, sensuale, corteggiata da molti maschi del luogo. Ma lei s’innamora di Enrico, un giovane agronomo venuto dal “continente”
Il film verrà girato nel 1958 e vedrà come location Carpino, Rodi e Peschici, set ideali per le riprese delle varie sequenze del film. Molti residenti, scelti dopo vari provini, divennero figuranti. Grandi e piccoli, presi dalla curiosità di vedere la Lollo e Mastroianni, assistevano alle riprese.
“Il Foglietto” del 5 giugno 1958 ci informa che la Lollobrigida soggiornò per due mesi, fino alla fine di luglio, in una “deliziosa, romantica villetta, presso la stazione ferroviaria di Rodi garganico, di proprietà dell’ortopedico Francesco Sansone. Insieme con la Lollo, il marito e il figlioletto giunsero una nurse, due cameriere e la cuoca. Invece Marcello Mastroianni e Yves Montand con quasi tutti gli altri componenti della troupe alloggiavano a San Menaio, nell’Autostello Bellariva.
Fu qui che la “Lollo” festeggiò il suo onomastico come si evince dalla cronaca de “Il Foglietto” del 3 luglio 1958. Per l’occasione, la diva offrì “un cordiale signorile ricevimento”. Tra i presenti il regista Dassin, l’aiuto regista Deray, l’operatore Martelli, l’attrice Alfonz, gli attori Montand, Mastroianni, Caprioli, Stoppa, la signorina Liliana Scacchi e Corinno Benussi, dirigente del Bellariva. L’Autostello di San Menaio era il più grande d’Italia. All’inaugurazione aveva registrato il tutto esaurito: fra gli ospiti di alto livello, il presidente del Consiglio Zoli e il sottosegretario De Meo.
Teresa Maria Rauzino
edicoladelsud