La situazione del gioco d’azzardo on line in provincia di Foggia è sorprendente ma fino a un certo punto: in testa alla classifica dì Capitanata (e al 18esimo posto assoluto nazionale) c’è Peschici, con una spesa media prò capite di 6.340 euro, in forte aumento (+21,9%) rispetto ai 5.187 del 2022, anche se in ribasso del 9,5 rispetto ai valori espressi nel 2021. Ancora più interessante è il fatto che sull’ammontare assoluto di 19milioni e 681 mila euro di denaro giocato, la percentuale di vincite è del 94%, quindi sono tornati indietro 18 milioni e 492 mila euro.
Al secondo posto c’è Zapponeta, con 5.243 euro, molti di più rispetto ai 3.224 dell’anno precedente. Si tratta di un aumento esplosivo del 56,6% e se si considera anche il 2021, si arriva al 71,7%: insomma, nel giro di un biennio sono saltati fuori oltre 5 milioni in più di soldi disponibili. La spiegazione si intravede subito dopo nell’interpretazione delle tabelle, perché nei pressi del Golfo la performance è anche migliore in tema di vincite: il 94,4% espresso significa che sono andati persi solo 709mila euro rispetto a un totale giocato di 12 milioni e 578 mila euro.
Sul terzo gradino del podio figura Stornata con 4.234 euro, anche in questo caso con un palese incremento (+48%) rispetto ai 2.882 dei dodici mesi prima. E nei centro dei Reali Siti i giocatori vanno ancora meglio, perché vincono con una percentuale del 95,4%, cioè 17 milioni netti, lasciando per strada briciole di 824 mila euro, mentre solo due anni prima la somma giocata è stata di soli 7 milioni e 449 mila euro, determinando una scatto esagerato dei 139%.
A poco distanza di graduatoria spunta anche Rodi Garganico, con i suoi 10 milioni e 247 mila euro che erano 7,484 nel 2022 e 6,796 nei 2021, quindi con un incremento rispettivamente di 30,6 e 50,8%.
Per fare un raffronto sempre in Capitanata, nella fascia dei Comuni superiori ai 10 mila residenti, il maggiore è San Severo con 4.85i euro pro capite, mentre la media pugliese si aggira in generale intorno ai 2.500 euro, e a livello nazionale è 1.639 per i piccoli e 1.925 nel computo generale.
“Purtroppo siamo ai primi posti giada diversi anni – ha commentato il Sindaco dì Peschici, Luigi D’Arenzo – ma onestamente non ho una spiegazione precisa di questa situazione. Posso però fare delle ipotesi, cominciando col dire che questa maggiore diffusione nelle località turistiche è correlata a una possibile maggiore disponibilità economica. Noi peraltro in paese abbiamo solo due ricevitorie che non raccolgono grosse cifre, per cui è evidente che il gioco on line dilaga senza apparire pubblicamente.
A questo aggiungo che c’è ancora, secondo me, l’onda lunga della famosa vincita dei 1998 che sta continuando a generare speranze. C’è gente che è andata in difficoltà finanziaria cercando di emulare quell’avvenimento straordinario legato ai Superenalotto che distribuì 63miliardi di lire, e in effetti in generale non è un bel vedere per le conseguenze che poi si riscontrano nelle famiglie con elevati costi sociali che poi la comunità a tutti i livelli deve sopportare”.
“Per quanto riguarda il mio Comune sono dati sconcertati che meritano un adeguato approfondimento sia da parte della prefettura che della procura – ha reagito il Sindaco di Stornara, Roberto Nigro – perché sono difficilmente spiegabili analizzando la situazione della comunità che rappresento.
Le statistiche sul reddito pro capite ci pongono agli ultimi posti della provincia, e poi ci ritroviamo con spese del genere nei giochi. È pur vero che vedo tanta gente accanirsi con i Gratta e Vinci, e le tre sale scommesse sono spesso affollate, ma le somme indicate del report sono fuori portata.
Del resto, la nostra economia è prettamente agricola, si basa molto sulla forte presenza di stranieri utilizzati come manodopera nei campi, e se magari questi stessi li si vede giocare molto. comunque non è certo realistico arrivare a oltre 17 milioni di euro che il nostro territorio non può esprimere affatto. E’evidente che c’è altro che ignoriamo e che dobbiamo conoscere, specie se associato a questioni riguardanti le mafie e il possibile riciclaggio di denaro.
I Cinque Reali Siti hanno firmato un patto con l’ufficiale di Governo, e personalmente non ho alcuna paura ad andare fino in fondo a questa storia, anche perché c’è un episodio che mi riguarda e che mi ha lasciato perplesso. Qualche settimana fa – ha aggiunto – è stata utilizzata la mia foto da qualcuno che ha fatto una comunicazione a un gestore di queste attività di scommesse, chiedendo di caricare 1.500 euro sul proprio account, facendo credere che fosse il mio.
Il destinatario si è insospettito e mi ha chiamato per verificare se fosse vero, e quando è venuto fuori il possibile raggiro, ho denunciato tutto ai carabinieri. Comunque sia, per quanto di mia competenza, non escludo di avviare una campagna di sensibilizzazione sul tema, proprio per aiutare le persone a uscire dalle difficoltà del gioco che rischia di diventare patologico”.
l’attacco