Oggi, nel 2024, l’hanno chiamato «Puglia Destination Go —Organizziamo il turismo», nel 2003 a Vieste, dopo il lancio dell’idea, si passò subito alla fase costitutiva con il «Sistema Turistico Gargano» (STG).
Gli obiettivi sono pressochè identici: rendere la destinazione turistica sempre più attrattiva, qualificare i servizi e creare sinergie fra le comunità che vivono quella realtà economica.
Certo, vent’anni fa il mondo del turismo era completamente diverso, ma si intuì che bisognava creare un’organizzazione per la destinazione turistica «Gargano».
Profeta di questo fu indubbiamente il viestano Carlo Nobile, che trovò al suo fianco il manfredoniano Enzo D’Onofrio ed il primo presidente del Parco del Gargano, il montanaro Matteo Fusilli.
Altri tempi, altre passioni. E si fecero passi formali importanti: la sottoscrizione di un’intesa fra i 15 Comuni del Promontorio, la definizione di uno Statuto.
Poi tutto si arenò (in particolare sulla proporzione dei contributi che i singoli Comuni dovevano versare per sostenere il Sistema), forse perchè non c’erano le condizioni necessarie.
Oggi dovrebbe esserci ormai una consolidata consapevolezza nel darsi un’organizzazione del genere. La si chiami DMO (Destination Management Organization) o con l’arcaico STG, ma non si deve perdere questa opportunità.
L’assessorato regionale al Turismo, guidato da Gianfranco Lopane, ha dato un segnale importante in questo senso organizzando in tutta la Puglia 10 incontri territoriali con gli stakeholder dell’industria turistica per fare da «incubatore» alla costruzione di questo soggetto organizzato.
Con i due incontri a Vieste ed a Foggia, la Capitanata ha cominciato a confrontarsi per ragionare in termini di condivisione ed integrazione degli obiettivi e delle azioni per costruire una destinazione turistica (del Gargano e della Daunia) coerente con una realtà in perenne evoluzione.
In attesa di questo evento «epocale» ci sembra opportuno riproporre, qui di seguito, il testo dell’articolo che apparve su “IL FARO settimanale” nel dicembre 2003 per raccontare i vagiti di quel Sistema Turistico Gargano.
PRIMO SI’ ALLO STATUTO DEL SISTEMA TURISTICO «GARGANO»
A quasi un anno dalla nascita il Sistema Turistico «Gargano» si è dato uno schema di statuto per la sua formale istituzione. A Vieste l’8 gennaio 2003, nel sottoscrivere l’adesione, l’assemblea degli Enti aderenti al Sistema Turistico «Gargano» (STG), ebbero a costituire, in quella prima fase, l’»Agenzia per il Turismo» composta dai rappresentanti degli Enti aderenti e da Enzo D’Onofrio in qualità di consulente. Lo scopo primario era attivare tutti i meccanismi atti a favorire l’adesione di privati in forma associativa e ad avviare, nelle more della costituzione del sistema turistico, le prime urgenti iniziative comuni in tema di promozione del territorio, affidando alla stessa anche il compito di redigere lo schema dello statuto. Nelle sedute di lavoro del 14 marzo 2003 (a Monte Sant’Angelo) e del 24 marzo 2003 (a Carpino) veniva sottoscritto un primo protocollo, con delega all’Ufficio di Presidenza di redigere tale schema. A Manfredonia, infine, il 31 ottobre scorso presso lo studio del consulente D’Onofrio, i componenti l’Ufficio di Presidenza, dopo ampia discussione, hanno deciso di portare al vaglio dell’assemblea, per l’approvazione, un primo documento.
Così lunedì scorso 22 dicembre si sono ritrovati a Vieste in Municipio una parte dei Comuni e degli Enti sovracomunali che sottoscrissero, in fasi successive, quella prima intesa del gennaio scorso. Sotto la presidenza di turno dell’assessore comunale di Vieste Carlo Nobile si è varato la statuto del Sistema, un testo che dovrà comunque passare al vaglio (anche per eventuali proposte di modifica) di ogni singolo Consiglio comunale per il via libera definitivo.
Secono l’articolo 3 di questo statuto «sono soggetti aderenti gli Enti che hanno sottoscritto l’accordo di programma dell’8 gennaio 2003, quelli che hanno aderito successivamente e potranno esserlo gli Enti locali e sovracomunali, le Associazioni, le Società, i Consorzi di imprese turistiche, gli altri soggetti privati che concorrono alla formazione dell’offerta turistica sul territorio del STG che esercitano attività economiche, organizzate per la produzione, la commercializzazione e la gestione dei prodotti, di servizi, di infrastrutture ed esercizi concorrenti alla formazione dell’offerta turistica, così come riportato dall’art. 7, comma 1 della legge 135/2001, che ne faranno successivamente richiesta e secondo le modalità di cui al regolamento per l’accesso». Sono organi del STG, l’assemblea generale, il Consiglio Direttivo, il Presidente, il revisore dei conti.
Le entrate per l’attività saranno costituite: «dalle quote di partecipazione annuali degli aderenti; dai contributi degli Enti e dei soggetti aderenti per finanziare iniziative programmate; da eventuali contributi corrisposti da Enti pubblici e da soggetti privati non aderenti (finanza di scopo); dalle quote di finanziamento del fondo di cui alla legge 135/2001 e alla legge regionale 1/2002 e da altre leggi comunitarie, nazionali e regionali; da proventi vari, ivi compresi quelli derivanti dallo svolgimento della propria attività».
Dopo la statuto, l’assemblea degli aderenti dovrà passare ad approvare il relativo regolamento per il funzionamento vero e proprio del STG.