Come cambieranno le sanzioni con l’aggiornamento biennale degli importi e il nuovo Codice della Strada che inasprisce ulteriormente le sanzioni. Ma l’aggiornamento può essere bloccato con un emendamento alla Manovra.
Rincari in vista dal 1 gennaio per chi prende una multa. È in arrivo una stangata per gli automobilisti e centauri che commettono un’infrazione. Chi violerà il Codice della Strada, appena rinnovato con un passaggio parlamentare, si troverà a pagare sanzioni più salate anche a causa dell’aggiornamento delle sanzioni. Un combinato disposto tra le due norme che configura un salasso per chi commette errori alla guida.
L’articolo del Codice
L’articolo 195 del Codice dice che «la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti». A meno che intervenga la legge di Bilancio che blocchi questo aggiornamento, come è accaduto nel 2023 a causa della emergenza energia provocata dalla guerra in Ucraina e dall’onda lunga della pandemia.
Come cambia
L’eccesso di velocità, la multa più contestata agli automobilisti italiani, sarà di 220 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni per chi supera di oltre 10 chilometri orari il limite di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno. Ma può schizzare a 4.000 euro oltre i 60 km orari di differenza come «massimo edittale». D’altronde il nuovo Codice della Strada aumenta ulteriormente gli importi, ben al di là dell’aggiornamento biennale delle sanzioni. La legge entrerà in vigore 15 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Gli altri importi
Secondo il nuovo Codice aumenta da 41 a 87 euro la multa per chi sosta alla fermata dei mezzi pubblici o nelle corsie preferenziali con ciclomotori e motoveicoli a due ruote. Aumenta da 87 a 165 euro la multa per chi sosta alla fermata dei mezzi pubblici o nelle corsie preferenziali con altri veicoli. Mentre sale da 80 a 165 euro la multa per chi sosta negli spazi riservati ai disabili con ciclomotori o veicoli a due ruote. Sale da 165 a 330 la multa per chi sosta negli spazi riservati ai disabili con altri veicoli.
Il massimo edittale
Gli importi delle multe, va precisato per chiarezza, non sono variabili tra un minimo e un massimo. La legge parla di «sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro X a euro Y», ma l’importo indicato sul verbale è quello più basso. Solo nel caso in cui la sanzione non sia pagata nel termine di 60 giorni l’importo sale automaticamente alla metà del massimo, il cosiddetto «massimo edittale» pari a quattro volte l’importo base. Questa regola non vale per le ammende, cioè le somme da pagare in seguito a una condanna penale, come accade nella guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, il cui importo è effettivamente stabilito dal giudice in una misura compresa tra il minimo e il massimo.
Quanto portano alle casse statali
Dal 1 gennaio 2024, secondo un’analisi di Assoutenti, le sanzioni stradali hanno già portato nelle casse degli enti locali ben 1,4 miliardi, che si aggiungono ai quasi 1,8 miliardi dell’intero 2023. A partire dal gennaio prossimo le sanzioni stradali rischiano dunque di arricchire ulteriormente le casse degli enti locali in difficoltà per la stretta ai cordoni imposti dal bilancio nazionale.
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