L’avvocato Sodrio, legale dei parenti: “È come se la vita del dottor Medina valesse meno di quella di un cane randagio. Ho subito presentato un esposto in Procura”.
Il 16 luglio scorso Michele Medina, stimato e noto medico odontoiatra di Vieste è stato travolto e ucciso, mentre era a bordo del suo scooter, fermo davanti alle strisce pedonali per far attraversare una famiglia con passeggino. Alla guida della Mercedes che lo ha travolto da dietro vi era un noto farmacista sempre di Vieste, che si è poi scoperto stava circolando con la patente scaduta.
Oggi, dopo nemmeno tre mesi da quell’orribile vicenda e con le indagini della Procura di Foggia ancora in corso per omicidio stradale, la moglie e i due figli della vittima si ritrovano il farmacista che torna a guidare tranquillamente per le strade di Vieste, avendo riottenuto la patente di guida.
Sopraffatti dalla rabbia e dal dolore, esprimono tutta la loro indignazione tramite il difensore Michele Sodrio: “Sono a mia volta sconcertato, mai vista una cosa del genere in 27 anni di professione. I fatti sono tanto drammatici quanto chiari, anche perché ci sono stati diversi testimoni oculari dell’incidente, che hanno visto come il guidatore della Mercedes si sia comportato in modo gravissimo. È inaccettabile che sia già tornato a guidare e circolare, come se nulla fosse accaduto, come se la vita del dott. Medina valesse meno di quella di un cane randagio.
Ho subito presentato un esposto in Procura e soprattutto alla motorizzazione civile di Foggia e all’ufficio patenti della Prefettura, per chiedere che si accerti come sia stato possibile che quel soggetto abbia già riottenuto la patente”.