Il bilancio è stato approvato in seconda convocazione con appena 5 consiglieri compreso il presidente, ma resta alta la tensione a palazzo Dogana sede deU’ Amministrazione provinciale di Foggia. La seduta di seconda convocazione del Consiglio provinciale dedicata al bilancio dell’ente è stata necessaria dopo il default della prima con la presa di posizione dei consiglieri della lista Con (quella del presidente della regione, Michele Emiliano), che hanno messo in mora il presidente della Provincia e sindaco di Vieste, Nobiletti, accusato in sostanza di non dare spazio ai consiglieri delegati e di mantenere una gestione non condivisa dell’ente fermo restando che le prerogative del presidente con l’ente declassato a secondo livello per la riforma Del Rio consentono comunque a Nobiletti di andare avanti senza aver timore di una sfiducia.
In particolare i consiglieri di CON, Ciruolo e Del Vecchio, assenti alla riunione di seconda convocazione, hanno espresso il proprio disagio rispetto alla gestione del consiglio, e all’andamento stesso dell’attività amministrativa.
«Assenza di una strategia politica, ed esautoramento delle funzioni dei consiglieri, seppur con delega, bypassati, come ha sottolineato Pasquale Ciruolo, dal Capo di Gabinetto a cui, i sindaci sono costretti a rivolgersi per sottoporre all’attenzione del consiglio questioni politiche», hanno detto tra le altre cose.
Sulla situazione di Palazzo Dogana da registrare una nota del gruppo consiliare del Partito democratico che, va ricordato, in polemica con il presidente Nobiletti non ha voluto alcuna delega ed è rimasto solo nell’alveo della maggioranza.
«Il Gruppo PD in Consiglio provinciale non ha partecipato ai lavori dell’assemblea perché non disposto a votare ordini del giorno mai sottoposti a discussione e, dunque, ad approvare un Bilancio di previsione elaborato senza il coinvolgimento, politicamente ovvio e naturale, dei partiti che compongono la maggioranza stessa dell’assise di Palazzo Dogana.
Un messaggio chiaro al Presidente Nobiletti, attuato anche da CON che segue quella del M5S i cui consiglieri, in più di un’occasione, hanno espresso indisponibilità nel seguire ed attuare provvedimenti dettati dall’alto.
Nobiletti, lungi dal creare unità, coinvolgimento e consenso, si mostra sempre più divisivo riuscendo a distruggere la sua stessa maggioranza. È l’esatto contrario di quel che un presidente deve essere», sottolinea la nota del Partito democratico in rotta di collisione col presidente.