Per la piaga degli incendi boschivi nelle aree anche di particolare interesse naturalistico, l’ente Parco nazionale del Gargano sta predisponendo la cantierizzazione di un progetto di “resilienza forestale” da 505mila euro, finanziati per 450mila dal Ministero dell’ambiente più la restante quota di cofinanzia- mento dello stesso ente Parco.
Se ne parla in una recente determinazione dirigenziale in cui, fra l’altro, si evidenzia che: “Negli ultimi anni numerosi incendi boschivi, anche di natura dolosa, hanno interessato aree protette che svolgono un ruolo fondamentale per la mitigazione dei cambiamenti globali, la conservazione della biodiversità e la funzionalità degli ecosistemi, con particolare riferimento ai pozzi di assorbimento di anidride carbonica e all’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, nonché all’incremento della resilienza dei territori.
Nel Gargano, caratterizzato oltre che dall’omonimo Parco nazionale anche da numerose aree SIC e ZPS (di interesse naturalistico, ndr), come in tutto il bacino mediterraneo, l’incidenza e l’estensione degli incendi boschivi costituisce un problema sempre attuale e di difficile soluzione.
La legge 353 del 2000 per la conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale, prevede di porre in essere specifici interventi finalizzati alla mitigazione dei danni conseguenti agli incendi boschivi, quindi, in questa prospettiva, assume peculiare rilevanza l’attivazione di misure idonee a favorire le capacità intrinseche di recupero dell’ecosistema danneggiato in termini di incremento della resilienza, di recupero e ripristino dei servizi ecosistemici, di conservazione della biodiversità dei si- 4 sterni forestali e di adattamento ai cambiamenti climatici conseguiti”.
Detto questo, “è noto, anche, come gli incendi boschivi annullino quasi del tutto la capacità regimante ed antierosiva dei boschi così come sono ormai consolidate le tecniche di intervento per contrastare gli effetti dannosi dovuti alla diminuzione del tempo di corrivazione dei bacini imbriferi interessati da incendi ed all’aumento del trasporto solido operato dalle acque di scorrimento superficiale; la pubblicistica di settore ha spesso evidenziato come nelle aree boschive percorse da incendi sono evidenti, soprattutto per gli addetti ai lavori, le problematiche di dissesto idrogeologico indotte dal passaggio del fuoco”.
Pertanto, il citato progetto di “resilienza forestale” appare di fondamentale importanza per il riequilibrio ambientale in un’area così delicata come quella del promontorio del Gargano, oggetto delle azioni scellerate di piromani legati anche a clan mafiosi.