La Giunta Regionale pugliese ha deliberato l’accorpamento di tutti gli istituti superiori di Vieste in un’unica struttura scolastica a partire dall’anno 2025/26. La decisione, presa durante la seduta del 30 dicembre, rientra nel nuovo “Piano di dimensionamento scolastico” e nella programmazione dell’offerta formativa per il triennio 2025-2028.
La delibera ha colto di sorpresa la comunità scolastica locale, considerando che l’ipotesi di accorpamento era stata precedentemente esclusa durante il tavolo tecnico provinciale di settembre, che aveva visto la partecipazione di Organizzazioni Sindacali, Dirigenti Scolastici e Amministrazione Provinciale.
Il provvedimento solleva diverse perplessità procedurali. Nel documento ufficiale, la motivazione si limita a un essenziale “Vista la documentazione, si autorizza”, ma emerge l’assenza dei pareri fondamentali del Tavolo Tecnico, delle Istituzioni Scolastiche coinvolte, dell’Amministrazione Provinciale e dell’USR Puglia – elementi invece presenti in tutte le altre riorganizzazioni scolastiche approvate.
Ulteriori dubbi emergono dall’analisi del verbale del tavolo tecnico regionale del 9 dicembre a Bari. In quella sede, le Organizzazioni Sindacali avevano evidenziato come l’ipotesi di fusione non fosse mai stata discussa, ricevendo dall’assessore la conferma che “tale proposta non è stata avanzata né dal tavolo tecnico, né dalla Provincia”.
Resta quindi da chiarire l’origine di questa decisione e quale sia la “documentazione” citata a sostegno dell’accorpamento, considerando che nessuno degli organi competenti risulta averla proposta o valutata.