Menu Chiudi

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, SINDACATI FAVOREVOLI ALLA FUSIONE A VIESTE MA CONTRARI AL MAXI-ISTITUTO DI FOGGIA

Le operazioni di dimensionamento scolastico nella provincia di Foggia per l’anno scolastico 2025/2026 continuano a far discutere, generando numerosi interventi sui media e sui social. Per fare chiarezza su una vicenda complessa e spesso riportata in maniera imprecisa, le organizzazioni sindacali hanno diffuso una nota ufficiale in cui chiariscono la propria posizione e spiegano le proposte avanzate nei tavoli provinciali e regionali.

“Gli incontri organizzati dalla Provincia di Foggia nell’ottobre 2024 hanno avuto come tema centrale il dimensionamento scolastico, ma la loro gestione ha sollevato dubbi sulla rappresentatività delle istanze territoriali – scrivono Giuseppe Ciuffreda (Flc Cgil), Angela De Santis (Snals), Alessandro Vannicola (Confsal), Emma Gioseffi (Cisl), Roberta Procaccini (Di.S.Conf.), Ruggiero Pinto (Gilda) e Giovanni D’Errico (Anief) -. Alle riunioni, infatti, sono stati invitati esclusivamente dirigenti scolastici e sindaci dei comuni coinvolti nel piano di dimensionamento, escludendo altri stakeholders, che non hanno potuto esprimere il loro punto di vista”.

“Fin dal primo incontro del 3 ottobre, le OO.SS. hanno espresso con forza la loro contrarietà alle proposte relative al primo ciclo, con particolare riferimento alla fusione tra il Circolo Didattico “San Giovanni Bosco” e la Scuola Secondaria di Primo Grado “Luigi Murialdo” di Foggia. Questa operazione, secondo i sindacati, comporterebbe la creazione dell’istituto scolastico più grande della provincia, con 1.462 alunni, generando criticità gestionali e compromettendo l’equilibrio tra le scuole del territorio.

La riorganizzazione, secondo le OO.SS., dovrebbe invece concentrarsi su una più equa redistribuzione delle scuole di Foggia, alcune delle quali contano appena 500 studenti, e tener conto del parere negativo espresso dal Comune di Foggia”.

Le critiche mosse dai sindacati trovano ulteriore fondamento nelle linee guida regionali, approvate con la Delibera di Giunta Regionale n. 1151/2024, che indicano come “prioritaria la riorganizzazione delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo”. “Contrariamente a tali indicazioni – precisano -, il piano provinciale si è concentrato quasi esclusivamente sul primo ciclo, creando una discrepanza tra le scelte territoriali e le direttive regionali”.

Nel quadro delle proposte avanzate, le OO.SS. hanno individuato come intervento prioritario la fusione tra l’Istituto Professionale Alberghiero “E. Mattei” e l’Istituto Superiore “Fazzini-Giuliani” di Vieste. “Questa proposta – chiosano -, sostenuta fin dal primo incontro e accolta con favore dalla Giunta Regionale, si basa su considerazioni di coerenza, funzionalità e sostenibilità.

La fusione, infatti, consentirebbe di creare un istituto con una popolazione studentesca di 978 alunni, in linea con la media regionale richiesta, preservando al contempo un punto di erogazione dell’istruzione secondaria in un comune montano.

Tale operazione garantirebbe maggiore stabilità a entrambi gli istituti, evitando le difficoltà derivanti da numeri troppo ridotti, come nel caso dell’IISS ‘Fazzini-Giuliani’, che attualmente conta appena 350 studenti ed è tra i più piccoli della provincia.

Questa proposta non comporta alcun impatto negativo per il personale scolastico, dato che il posto di direttore amministrativo dell’IISS “Fazzini-Giuliani” è attualmente vacante e la dirigente scolastica sarà collocata in quiescenza dal 1° settembre 2025. Inoltre, la qualità dell’offerta formativa non sarà penalizzata, ma anzi armonizzata e valorizzata”.

Nel corso della riunione regionale del 9 dicembre, i sindacati hanno ribadito le proprie proposte e hanno sottolineato l’incongruenza tra il piano provinciale e le linee guida regionali, richiamando l’attenzione sull’importanza di una revisione degli assetti scolastici per garantire un sistema equilibrato e sostenibile. I sindacati auspicano che, in futuro, si evitino situazioni di sovradimensionamento, rispettando l’obiettivo politico di mantenere una media di 951 alunni per istituto.

Le organizzazioni sindacali concludono evidenziando che solo una riorganizzazione complessiva e coerente degli assetti scolastici potrà assicurare qualità educativa e stabilità, sia per gli studenti che per il personale scolastico. “La fusione proposta a Vieste rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare sostenibilità, equità e valorizzazione dell’offerta formativa, contribuendo a costruire un sistema scolastico più funzionale e radicato sul territorio”.