“Ora o mai più” è il momento per stare insieme. E’ sull’onda di questa esortazione di Carmine D’Anelli, primo cittadino di Rodi Garganico, che si è sviluppata la riunione fra alcuni sindaci del Gargano (oltre al sindaco D’Anelli, Luigi D’Arenzo per Peschici, Raffaele Sciscio per Vico, Rocco Di Brina per Carpino, Alessandro Nobiletti per Ischitella, Michele Bisceglia per Mattinata, Matteo Vocale per Sannicandro Garganico, Michele Di Pumpo per Cagnano Varano, in collegamento da remoto Michele Merla per San Marco in Lamis e Michele Barbano per San Giovanni Rotondo).
Tutti si sono detti pronti a fare un passo decisivo per costituire un sodalizio. Si è parlato di “città metropolitana” ma lo stesso D’Anelli ha poi ricordato la “Città Gargano” di Filippo Fiorentino. Ma potrebbe anche essere un Consorzio o altro ancora. Obiettivo: creare sinergie su varie materie. Dalla viabilità al turismo, dalla sanità alla tutela ambientale, ecc. Si dovranno coinvolgere anche dei soggetti privati e definire le risorse finanziare che ciascuno soggetto dovrà apportare (anche se tutti hanno fatto riferimento a finanziamenti dalle Regione Puglia).
In chiusura, prima di firmare il protocollo d’intesa, il sindaco D’Anelli ha voluto ricordare come nel Gargano nei decenni passati si sono commessi gravi errori, per disattenzioni o per ripicche.
Così ha ricordato come il viestano Carlo Nobile, con il sindaco Domenico Spina Diana, lanciò più di vent’anni fa l’idea di un “Sistema Gargano” ma fu poco sostenuto.
O come quando un suo storico predecessore alla guida di Rodi, Teodoro Moretti, fece di tutto per osteggiare la realizzazione a Vico del Gargano dell’ospedale di zona.
La speranza è che proprio il passato serva da insegnamento per il presente e soprattutto per il futuro.