“Il 2024 si è chiuso con sessanta vittime della strada: è necessario intervenire. I dubbi però rimangono. Serviranno più controlli capillari e attualmente gli organici delle Forze dell’Ordine sono insufficienti”: è il perentorio monito di Antonio Gravino, responsabile provinciale Associazione italiana familiari e vittime della strada (AIFVS).
Sanzioni salate e misure ancora più restringenti per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Pugno di ferro per chi usa il cellulare mentre si trova alla guida, senza dimenticare le nuove regole previste anche per chi si muove sui monopattini elettrici, per cui diventerà obbligatorio tra le altre cose indossare il casco, essere muniti di targa e assicurazione obbligatoria. Sono soltanto alcuni dei punti cruciali del Nuovo Codice della Strada – entrato in vigore il 14 dicembre corrente anno, e che già in questi giorni continua a far discutere, tra pro e contro.
Soltanto quest’anno contiamo sulle strade della nostra provincia quasi sessanta vittime per incidenti stradali – fa presente il responsabile provinciale Antonio Gravino dell’AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) e interviene sul regolamento, con un inasprimento delle sanzioni e delle misure, soprattutto per contrastare l’uso di alcol e droghe alla guida, era e rimane un atto indispensabile.
Stando alle novità comunicate, possiamo si sperare verso un importante cambiamento, ma ammetto che rimangono alcuni dubbi e incertezze riguardo il passaggio dalla teoria alla pratica: il nostro auspicio è che non ci si imbatta in tempistiche lunghe e ritardi, perché non bisogna perdere più tempo. Inoltre per attuare queste modifiche, saranno necessari controlli sempre più capillari e strategici su strada, ma se non si implementeranno gli organici delle Forze dell’Ordine, ora insufficienti per affrontare questo ulteriore passo, sarà sempre più dura.
Non solo, la riforma prevede novità interessanti, come l’alcol lock per i recidivi, oppure la sospensione della patente a chi fa uso di sostanze stupefacenti alla guida, per cui sarà sufficiente, al contrario del passato, un test salivare positivo: azioni che potrebbero funzionare da deterrente. Bene anche punire, con maggiore severità l’uso del telefono cellulare alla guida, perché spesso la distrazione in auto fa rima con smartphone. I monopattini? Un mezzo molto interessante per la mobilità in città, ma che va regolarizzato, per evitare un uso sconsiderato come spesso, purtroppo accade ora. “ L’attenzione, però dovrà rimanere alta – incalza Antonio Gravino – anche per quanto riguarda la velocità, una fra le aggravanti più frequenti di incidenti stradali. Ricordiamo che lo stesso sinistro, se compiuto a 50 chilometri orari o a 100 chilometri orari, ha conseguenze completamente differenti. Chi dice che gli strumenti elettronici di rilevazione delle velocità, servono a fare cassa, o porta avanti questa logica malsana, non ha realmente capito il peso che la SICUREZZA STRADALE assume nella VITA di tutti NOI.
Non è finita qui. Nella carreggiata devono convivere tutti in sicurezza, dagli automobilisti, ai motociclisti fino ai pedoni e ai ciclisti, che sono i soggetti più deboli sulle strade. Ognuno ha degli obblighi ricorda – Gravino, e sarà interessato da questa riforma. L’auspicio quindi è che questo “impianto “ per una maggiore sicurezza coinvolga tutti e si traduca in realtà senza perdere tempo.