È stata ufficialmente istituita ed è attiva l’Idrosuperficie Laguna di Varano K.Fly. È tutto vero: figura nell’elenco delle aviosuperfici che hanno superato l’istruttoria della documentazione trasmessa all’Enac. Le informazioni aeronautiche dell’idrosuperficie, una volta conclusa con esito positivo la verifica dei requisiti previsti dal regolamento relativo alla liberalizzazione dell’uso delle aree di atterraggio, sono state pubblicate da Avioportolano, che fornisce i dati per la navigazione aerea da diporto.
Le piste dell’idrosuperficie Laguna di Varano K.Fly sono tre, in località San Nicola Imbuti, nel comune di Cagnano Varano. Il gestore è Franco Di Lella. È stato proprio lui ad annunciare sui social con “grande soddisfazione e orgoglio” la nascita dell’Idrosuperficie. “È prospiciente l’Idroscalo Ivo Monti, luogo di rilevanza storica per il volo con idrovolanti in Italia nella prima metà del secolo scorso – ha scritto -. È mia ambizione riportare il volo con idrovolanti sul Gargano, oltre che dotare questo meraviglioso territorio di una infrastruttura che possa contribuire al suo sviluppo”.
Volo da diporto o sportivo, protezione civile e pubblica utilità sono alcune delle attività già indicate sull’Avioportolano.
Cagnano Varano torna ad avere un idroscalo. “È una grande opportunità per la laguna di Varano, ma anche per tutto il Gargano. Tre piste di atterraggio autorizzate a livello internazionale dall’Enac significano avere praticamente un idroporto nella laguna di Varano”, afferma il sindaco Michele Di Pumpo. La nuova idrosuperficie promette di rivoluzionare i trasporti turistici sul Gargano. “Partendo dalla Laguna di Varano, si possono raggiungere le Isole Tremiti in 8 minuti tra partenza e atterraggio, anche per attività di emergenza-urgenza. Per andare a Vieste si impiegano 13 minuti. Possono atterrare anche idrovolanti ibridi, il che vuol dire che si può attivare il trasporto tra la Laguna di Varano, l’aeroporto di Foggia e l’aeroporto di Bari”.
Il Comune di Cagnano Varano, una volta accolta l’idea presentata, ha seguito tutto l’iter autorizzativo insieme all’ente Parco nazionale del Gargano e alla Regione Puglia. L’Enac ha dovuto acquisire tutti i pareri. “Non è stato semplicissimo – ammette il sindaco, che ci stava dietro da più di un anno –, perché si tratta di vere e proprie piste aeroportuali, solo che sono sull’acqua”, spiega in parole povere.
“Noi abbiamo creato le condizioni per poter avviare le attività. Adesso bisogna trovare la società o l’ente che vuole operare il servizio, un soggetto serio che voglia investire sui trasporti. Ovviamente, ascoltiamo un po’ tutti e vediamo quali saranno le proposte”, prosegue Di Pumpo. L’interesse prioritario è un servizio che punti al trasporto in tutto il Gargano e magari anche da e per l’aeroporto di Foggia, non un servizio meramente locale. Il Comune conta di non fare troppa fatica a trovare un operatore pronto a investire su questo tipo di attività. “In Italia – fa notare il sindaco – ci sono realtà, per esempio, che fanno trasporto con idrovolanti sul Lago di Garda”.
Le attività della nuova idrosuperficie non contrastano con il progetto di riqualificazione dell’ex Idroscalo Ivo Monti e, anzi, l’amministrazione comunale instaura una connessione forte. I turisti saprebbero di poter arrivare anche solo per trascorrere un fine settimana in una struttura ricettiva sul lago, senza prendere mezzi.
A tal proposito, però, alla scadenza del bando di Difesa Servizi, non sono pervenute proposte di finanza di progetto per la concessione del compendio. “Ci sono degli interessati – assicura il sindaco –, però ad oggi non è stata depositata alcuna proposta”. Idroscalo, area portuale e “attività turistica di alto livello” è il futuro che immagina per San Nicola Imbuti. “Per come la penso io, il miglior turismo da fare qui nella zona è un turismo di experience, ma ovviamente il trasporto e la logistica sono le prime cose a cui dobbiamo pensare”, afferma Di Pumpo.
Ad aprile, è previsto un assaggio delle potenzialità dell’idrosuperficie: “Organizzeremo una manifestazione e ci saranno alcune dimostrazioni con gli idrovolanti. Siamo lavorando per far partire nel più breve tempo possibile queste attività e magari, se ci riusciamo, attivare i primi voli già quest’estate”.
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