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PUGLIA ADAGIATA SULLA COSTA, MA È SEMPRE ALLERTA TERREMOTI. NON CI SONO SOLO E SOLTANTO GARGANO E CAPITANATA, NELLE MAPPE REGIONALI DELLE AREE A RISCHIO

Puglia regione a rischio sismico, a onta di quel che s’è detto e non fatto per tanti anni. Infatti, a parte un bando per disegnare la mappa degli edi­fici pubblici da mettere a nor­ma, contrariamente a quanto in genere si pensa, la nostra è regione pericolosa dal punto di vista sismico non solo nelle sue zone garganiche della Ca­pitanata e Subappennino, ma anche nel resto del territorio, mettendo in conto -come det­to – l’edificato pugliese molto vulnerabile in quanto palazzi, scuole ma anche quasi tut­ti gli edifici privati sono stati progettati e costruiti prima che intervenissero norme più rigorose, in materia di appalti.

Andando indietro nel tempo, tanto per fare un esempio, e per riprendere in conside­razione la riclassificazione sismica della Puglia, ricordia­mo che nel Salento ci fu un grande terremoto a metà del Settecento, quando ci furono distruzioni e rovine soprattut­to a Nardo.

Ma anche se pure allora l’epicentro dell’evento simico fu lo Jonio, guardando la conformazione della regio­ne rispetto alle zone a rischio dell’Italia meridionale, si può dire che tutto il territorio po­trebbe risentirne sismicamen­te.

E da tempo il dipartimento di scienze della terra dell’Ate­neo di Bari, con protezione ci­vile regionale ed enti collegati, hanno stilato una mappa che conta una settantina di comu­ni pugliesi a elevato rischio si­smico, tenendo presente però che il resto del territorio non potrebbe ritenersi esente al cento per cento di rischi tellu­rici. E se il pericolo terremoto si concentra, come detto sopra, a nord, verso il subappennino e Gargano.

Particolarmente esposti come sanno bene gli abitanti sono piccoli centri come Ascoli Satriano, Candela e Deliceto, ma anche Rocchet­ta Sant’Antonio e Sant’Agata, sempre in provincia di Foggia. Poi c’è anche la provincia Bar­letta-Andria-Trani con Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola. Negli elenchi con­servati negli uffici che studiano la morfologia del territorio pu­gliese a fondo appaiono anche segnalate le province di Bari e Taranto, mentre le aree salentine con quella del brindisino compaiono in coda alle gra­duatorie del pericolo.

Nel frat­tempo alla Regione Puglia, con Determinazione del Dirigente della Sezione Difesa del suolo e rischio sismico n. 143 del 12 novembre 2024 – pubblicata sul Burp n. 94/2024 – è stato approvato un avviso pubblico per finanziare opere di ade­guamento sismico di edifici strategici di proprietà pubblica e che ricadano nelle aree del territorio pugliese individua­te come interventi di adegua­mento sismico, anche tramite demolizione e ricostruzione (nel rispetto della volumetria esistente) e che comportino l’esecuzione di opere di natura strutturale.