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LAVORI IN CORSO ALLA DIGA DI OCCHITO NECESSARIO IL BY-PASS CON IL LISCIONE PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEL MONDO AGRICOLO

“E’ in corso l’invaso del serbatoio artificiale di Occhito sul Fortore. Conseguentemente è in atto la graduale sommersione dei terreni situati a monte della diga al di sotto della quota 198,00 metri s.l.m. In qualsiasi momento e senza particolare preav­viso potranno verificarsi, nel tronco di fiume a valle della diga, improvvisi scarichi d’acqua, anche di grande portata, attraverso gli organi di sicurezza sia di superficie che di fondo.

Pertanto, ai sensi dell’art. 9 del Piano di Emergenza in caso di pubblica calamità connessa alla diga di Occhito sul fiume Fortore, è vietato, in quanto può comportare pericolo di morte: 1) soggiornare o trattenersi nella zona situata a monte della diga a quota inferiore a 198,00 metri s.l.m., destinata ad essere sommersa dalle acque; 2) percorrere o attraversare l’alveo o le golene del fiume a valle della diga ove saranno possibili improvvisi e cospicui scarichi d’acqua. Il Consorzio per la bonifica della Capitanata non assume alcuna responsabilità civile e penale per danni a persone. Cose o animali, dipendenti dall’inosservanza dei divieti di cui al presente avviso”.

Questo l’avviso pubblico del Consorzio di bo­nifica di Capitanata divulgato, attraverso ma­nifesti murali, alle popolazioni dei Comuni com­presi nell’area territoriale del Fortore (Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Torremaggiore, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Lesina, in provincia di Foggia; Colletorto, San Giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano, in provincia di Campobasso), in considerazione dell’attuale invasamento idrico del­la diga di Occhito, nella quale alla data del 31 gennaio 2025 sono contenuti 37.801.140 milioni di metri cubi di acqua a fronte dei 125.657.600 milioni contenuti alla stessa data del 31 gennaio 2024, in pratica 87.856.460 milioni di metri cubi in meno rispetto all’anno scorso.

Da ciò nelle ultime settimane il mondo agricolo è in fermento preoccupato per l’approvvigionamento per le prossime coltine primaverili ed estive, di qui le proteste e le sollecitazioni, da parte dei sindacati agricoli e dai Comuni dell’area con ordini del giorno di protesta, della realizzazione della seconda diga sul Fortore in località Piano dei Limiti, tra i territori di Casalnuovo Monterotaro (Foggia) e Colletorto (Campobasso) in quanto l’ac­qua contenuta nell’invaso di Occhito, dovendo essere utilizzata anche a fini potabili, non riesce a soddisfare la notevole richiesta degli operatori agricoli.

A questo proposito dal Molise viene un av­vertimento; “Giù le mani dal Liscione”. Infatti, in una nota di sabato 1° febbraio, l’ex consigliere regionale del Molise, Aida Romagnuolo, ha tra l’altro dichiarato: “Se risultasse vero il prelievo della nostra acqua dal Liscione alla Puglia, mi schiererò da subito con i cittadini e con i sindaci per fare le barricate come già facemmo oltre venti anni fa. Difenderemo con ogni mezzo la nostra acqua.

Da armi la nostra acqua nelle nostre case e nelle nostre campagne esce ormai con il con­tagocce, perciò bisogna soddisfare prima i bisogni dei molisani e poi quelli degli altri”. Magari con l’accordo con la Puglia si riuscirà nell’intento.