Daniel Zaccaro è la testimonianza vivente di come un adolescente che imbocca la strada sbagliata possa, con il giusto supporto, riscattarsi e costruire un futuro migliore. La sua storia, segnata da episodi di bullismo, microcriminalità e carcere, si è trasformata in un percorso di rinascita che lo ha portato a laurearsi e a diventare educatore nella stessa comunità che lo aveva ospitato durante il suo difficile cammino.
Andrea Franzoso ha raccontato la sua vicenda nel libro “Ero un bullo”, ripercorrendo l’infanzia e l’adolescenza di Zaccaro nelle case popolari di Quarto Oggiaro, quartiere difficile della periferia milanese. Segnato dal disagio familiare e dalla fine del sogno di una carriera calcistica, Daniel ha reagito con atti di bullismo a scuola, poi con piccoli reati in strada, fino ad arrivare alle rapine in banca e all’ingresso nel carcere minorile.
Durante la sua permanenza nel Beccaria, nelle comunità di recupero e infine a San Vittore, ha avuto la fortuna di incontrare persone che hanno creduto in lui, come don Claudio Burgio, aiutandolo a cambiare vita e a costruirsi un nuovo futuro.
Ora Zaccaro si dedica alla prevenzione del bullismo e al recupero di giovani in difficoltà, portando la sua testimonianza in tutta Italia. A Vieste sarà protagonista di due importanti appuntamenti organizzati dall’Istituto Alberghiero “Enrico Mattei” con il patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Vieste: il 18 febbraio alle 17:00 incontrerà le famiglie e la cittadinanza nella sala consiliare del Comune; il giorno successivo, alle 10:00, parlerà agli studenti delle scuole medie e superiori nell’auditorium “Fazzini-Giuliani”.
L’evento “Prima bullo ora educatore” rappresenta un’opportunità preziosa per sensibilizzare i giovani sulle conseguenze del bullismo e, al tempo stesso, offrire alle famiglie strumenti per riconoscere e affrontare i segnali di disagio nei propri figli, prevenendo così situazioni drammatiche nel loro futuro.
c.s.