“Alle elezioni regionali, Noi Moderati saremo presenti con una nostra lista”. Ad annunciarlo a Foggia è stato l’onorevole Alessandro Colucci, responsabile organizzativo del partito di Maurizio Lupi, che ha confermato l’indicazione già impartita ai territori in occasione dell’inaugurazione della sede provinciale, in Corso Giannone 158.
“Non abbiamo preclusioni. Siamo aperti a tutti”, va ripetendo anche Ciccio Russo, coordinatore cittadino che apre le porte della nuova sede.
Nell’occasione, sono state consegnate le nomine dei commissari cittadini di Noi Moderati Massima Manzelli a Torremaggiore; Michele Lombardi a Lesina; Antonio Carriero a San Giovanni Rotondo; Leonardo Mastromatteo a San Severo; Alessandro Crisiani a Cerignola; Crescenzio Gallo a Carapelle; Giuseppe Cavallo a Candela; Mariateresa Bevilacqua a Vieste.
Spettano, invece, al coordinatore provinciale, ha fatto sapere proprio Borgese, le nomine provinciali che conferirà ad Antonio Vigiano, tra le new entry, e Francesco Morese.
“È certamente diverso, perché il centrosinistra governa la Regione da molti anni e ha una classe dirigente consolidata. Il centrodestra ha bisogno di partire, innanzitutto, dagli obiettivi, dai contenuti, dai programmi e dalle ragioni per cui ci si propone ai cittadini – afferma Alessandro Colucci – Noi crediamo che sarebbe un errore presentarsi semplicemente come coalizione, senza contenuti. Invece, il lavoro importante deve essere quello di capire quali sono le ragioni per cui vogliamo un modello diverso rispetto a quello che c’è attualmente.
Questa è stata la chiave di lettura e di vittoria nelle elezioni nazionali con Giorgia Meloni, candidata premier di tutti noi, e un centrodestra che ha scelto un programma molto semplice, concreto, orientato alla risoluzione dei problemi. E dopo aver scelto i Cinquestelle – prosegue Colucci -, i cittadini sono tornati da un voto di protesta a un voto politico su una coalizione.
Il nostro obiettivo, in Puglia, deve essere esattamente questo: nel momento in cui avremo definito questi elementi, potremo anche ragionare su quale sia il miglior interprete per portare avanti il programma. Gli errori del passato ci hanno insegnato a ritornare su un profilo politico, percorso che magari è più elaborato, ma può darci maggiore fiducia in una buona proposta e in un successo in una regione che merita un cambio di rotta”.
Il deputato traccia un identikit dei candidati: arriveranno dal mondo dell’impresa, delle professioni, della formazione, ma ci sarà anche una “buona quota di politica”. “Crediamo che il buon politico, la persona seria e perbene, abbia un’esperienza da poter mettere a disposizione delle istituzioni, noi ci candidiamo a svolgere questa funzione”.