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VIESTE/ DOMENICA 16 FEBBRAIO ALLE 19 CONCERTO PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE  ‘NUOVA DIAPASON’ VIESTE

L’associazione musicale ‘Nuova Diapason’ di Vieste, in collaborazione con il Comune, organizza per il secondo anno consecutivo una manifestazione di grande levatura culturale e sociale in occasione della 33esima Giornata mondiale del malato.

Si tratta di ‘Il canto dei miei silenzi’, un concerto che si terrà presso l’auditorium ‘Falcone-Borsellino’ a Vieste domenica 16 febbraio alle 19 e la cui ideazione e direzione vede impegnata la prof.ssa Maria Candelma. È un evento speciale che unisce il potere evocativo della musica e la forza delle parole per sensibilizzare e offrire sostegno a chi affronta la malattia. Vuole essere inoltre anche un tributo a chi, ogni giorno, si dedica con passione e impegno a lenire quella sofferenza: i medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari che, con la loro professionalità, il loro cuore e la loro umanità, fanno la differenza nelle vite di chi è malato.

Il programma della serata prevede l’esibizione di pianisti di talento dell’associazione musicale ‘Nuova Diapason’ alternati a letture di testi scelti, che parleranno di malattia, speranza e rinascita recitati dal Maestro Michele Bottalico.

 Ospite della serata, il violoncellista Vincenzo Mastromatteo.

La serata – spiegano gli organizzatori – sarà caratterizzata da un connubio profondo tra performance musicali e letture evocative, in un’alchimia che ha come obiettivo quello di toccare le corde più intime dell’anima. La musica, con la sua capacità di esprimere emozioni che spesso le parole non riescono a raggiungere, si fonde con le parole, che raccontano storie di speranza, coraggio e resilienza. Ogni nota suonata, ogni parola letta, avrà il potere di donare forza, di aprire il cuore e di incoraggiare chi sta attraversando momenti difficili: una opportunità per riunirci tutti, per riflettere insieme, sostenere chi ha bisogno e contribuire alla diffusione di una cultura della cura e dell’empatia”.