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IL FESTIVAL DEI «CAMMINI» TRA FOGGIA E MONTE S.ANGELO. MONDÉ RADDOPPIA LE LOCATION NELL’ANNO DEL GIUBILEO E AL TEATRO GIORDANO UNA RETROSPETTIVA PER FABRIZIO GIFUNI

L’ottava edizione di Mónde, presentata alla BIT di Milano, ha come simbolo lo Shofar, il corno di montone che nella tradizione ebraica annuncia eventi sacri e segna momenti di trasformazione e rinnovamento. Si tratta di un elemento rivelatore della raffor­zata veste del primo festival cinematografico d’Europa incen­trato sui cammini. In occasione dell’anno del Giubileo, infatti, l’iniziativa ideata da MAD – Me­morie Audiovisive della Daunia – quest’anno raddoppierà la sua lo­cation e andrà in scena per la pri­ma volta a Foggia, dal 29 maggio al 1 giugno, date a cui seguirà lo svolgimento nella sede storica del festival, Monte Sant’Angelo, dal 18 al 20 luglio.

Il filo conduttore di questa edizione della kermesse, ispirandosi al 2025 giubilare, se­guirà i «pellegrini di speranza». E come evidenziato nella conferen­za stampa alla Borsa Internazio­nale del Turismo, «la cultura e il cinema uniranno due città della provincia di Foggia da sempre at­traversate da un notevole flusso di camminatori provenienti da tutta Europa e oltre, diretti da millenni verso il Santuario di San Michele Arcangelo e la Terra Santa».

Il legame tra Mónde e l’anno del Giubileo, come ha sottolineato il direttore artistico della rassegna Luciano Toriello, genererà «una vera e propria festa del territo­rio». Tale processo di beatitudine culturale si rispecchia nel sim­bolo prescelto a rappresentare la rinnovata manifestazione cine­matografica nata sul Gargano. Lo Shofar, infatti, richiama la via sal­vifica attraverso la fede di Àbramo nel sacrificio di Isacco.

Tale atto annuncia la promulgazione dei Dieci Comandamenti e segna l’inizio dello Jobel, un anno spe­ciale in cui la terra riposava, i debiti venivano cancellati e gli schiavi liberati. Lo Shofar, usato nell’antichità d’Israele per suona­re l’allarme dagh attacchi nemici, invita alla riflessione e al cam­biamento. Tali valori sono in sin­tonia con il tema «Pellegrini di speranza» del Giubileo, incardi­nando una chiamata alla consa­pevolezza e alla trasformazione.

Poteri quest’ultimi di cui il cine­ma si fa veicolo. Elementi catar­tici che un attore come Fabrizio Gifuni sa incarnare. Proprio il due volte David di Donatello, di cui metà delle origini risiedono a Lucera, costituisce una delle no­vità dell’VIII Mónde.

All’indiscus­so talento del panorama teatrale e cinematografico italiano, il festi­val dei cammini dedicherà una retrospettiva che si terrà all’«Um- berto Giordano» di Foggia, attra­verso la proiezione dei film-chia­ve della sua biografia ed incontri con registi che hanno legato il pro­prio lavoro all’attore cinquantot­tenne. Gifuni verrà celebrato da Mónde al culmine di un periodo fecondo della carriera, caratteriz­zato dai riconoscimenti per il suo talento ritrattistico: dall’interpre­tazione di Aldo Moro nella serie «Esterno Notte» di Marco Bellocchio all’intensa figura di Luigi Comencini nella pellicola «Il tempo che ci vuole», in cui è stato diretto dalla figlia del padre cinemato­grafico di Pinocchio Francesca Comencini. Sino alla luce inter­nazionale della serie «L’amica ge­niale» che è stata accesa su Gifuni e sulla sua interpretazione dell’ambiguo personaggio Nino Sanatore, nato dalla penna di Elena Ferrante.

La realizzazione di una retro­spettiva e il nuovo sbarco a Fog­gia, costituiscono le due impor­tanti novità di Mónde, che MAD realizza con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission, con i comuni di Foggia e Monte Sant’Angelo. «Il percorso di quest’anno prenderà il via a maggio dal capoluogo di provin­cia, Foggia, per giungere a luglio alla nostra meta, Monte Sant’An­gelo.

L’obiettivo futuro – spiega il direttore artistico Luciano Toriel­lo – è quello di trasformare questa festa in un appuntamento diffuso e itinerante, con una programma­zione strutturata che includa in­contri con autori, dibattiti e per­corsi di formazione.

Vogliamo che Mónde diventi un punto di rife­rimento per i tanti giovani inte­ressati al mondo della produzione culturale». Come ha evidenziato nella presentazione alla stampa il vicepresidente della Regione Pu­glia Raffaele Piemontese, «Mónde è molto più di un festival cine­matografico: è un viaggio, un in­contro tra storie, immagini e per­sone che si muovono nel tempo e nello spazio, alla ricerca di radici e nuove prospettive». A guidare questa ideale transumanza arti­stica sarà Fabrizio Gifuni, attore ammaliatore. Col talento e il cuo­re legati al territorio foggiano.