A Manfredonia, come nel resto della provincia il commercio è in crisi. Chiudono diversi negozi, soprattutto di prossimità. L’assessore allo Sviluppo Economico, Matteo Gentile, corre ai ripari, e dopo l’apertura dello Sportello Fare Impresa, viene incontro alle esigenze degli esercenti pubblici, riducendo la tassa sul suolo pubblico.
“Abbiamo previsto una riduzione delle tariffe del canone unico patrimoniale (CUP) per quanto riguarda i pubblici esercizi. 15% in meno per le occupazioni temporanee e 35% per le occupazioni permanenti. Una misura fortemente voluta dalla nostra amministrazione per dare un impulso all’economia cittadina e soprattutto per dare un sostegno valido alle attività commerciali che rappresentano il cuore pulsante di Manfredonia”.
Fari puntati anche sulle attività turistiche. “Una città come Manfredonia per crescere deve investire sul turismo, e per poterlo fare ha bisogno di risorse che necessariamente devono arrivare dall’imposta di soggiorno, come avviene in tutte le città turistiche del Gargano. Quindi recuperare somme dai turisti per poi investirle attraverso iniziative che rendono Manfredonia più competitiva sul mercato. Risorse da investire in attività di promozione e marketing. La tariffa come in tutta Italia, varia a secondo della tipologia della struttura: si parte da un minimo di 1,50 euro ad un massimo di 2,50 per le strutture a 4 stelle”.
E gli operatori turistici cosa ne pensano? “In maniera positiva – afferma Michele De Meo del Regio Hotel Manfredi della famiglia Gelsomino – se queste risorse vengono investite per fini turistici. In una città come Manfredonia il turismo è una voce importante, basta a relegarlo in terza fascia. Bisogna investire in promozione, attivando un sito di destinazione, canali social per promuovere la città e le iniziative turistiche e culturali, video istituzionali e il finanziamento di un ufficio di accoglienza turistica nel cuore di Manfredonia. Pertanto se si dovessero fare queste cose, ben venga la tassa di soggiorno”.
saverio serlenga