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ESPROPRI LUNGO LA STATALE 89 E CICLOVIA ADRIATICA: È BATTAGLIA LEGALE CONTRO ANAS E PROVINCIA

I proprietari terrieri coinvolti negli espropri per la SS 89 “Garganica” e per la Ciclovia Adriatica avviano una battaglia legale contro Anas e Provincia di Foggia. A rappresentarli saranno Marco Trivisonne, avvocato del Foro di Foggia, e Alfonso Sansone, geometra esperto in contenziosi espropriativi, già impegnati in numerose vicende legali legate alle energie rinnovabili.

Le due opere infrastrutturali procedono in parallelo e prevedono espropri in più comuni del Foggiano. La SS 89 Garganica, nel tratto tra Manfredonia e l’aeroporto di Amendola, è stata cantierizzata da Anas per migliorare i collegamenti tra il capoluogo dauno e San Giovanni Rotondo. La Ciclovia Adriatica, invece, attraversa i territori di Apricena, Manfredonia, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo e San Severo, con l’obiettivo di potenziare il turismo su due ruote lungo la costa.

L’aspetto più critico riguarda il doppio esproprio che colpisce alcuni dei proprietari, generando danni economici e incertezze sul futuro delle attività agricole. “Questi espropri, soprattutto se riguardano terreni fronte strada, non solo privano i proprietari di una parte significativa delle loro terre, ma deprezzano i terreni restanti, scoraggiano investimenti e limitano l’edificabilità”, spiega Trivisonne.

L’impatto sugli uliveti è una delle preoccupazioni principali. Secondo Sansone, “le stime dei danni appaiono sottostimate, in particolare per gli uliveti superintensivi. Per questo motivo abbiamo attivato una procedura di arbitrato per ottenere valutazioni più precise e contestare gli indennizzi iniziali”.

Un ulteriore nodo riguarda la chiusura al dialogo da parte di Anas, che secondo i legali non avrebbe mai preso in considerazione le richieste bonarie avanzate dai proprietari. “Abbiamo tentato più volte un confronto per rideterminare gli indennizzi, ma senza successo. L’unica strada percorribile ora è quella giudiziaria”, concludono i professionisti incaricati.

La battaglia legale è appena iniziata, e gli esiti potrebbero avere ripercussioni significative sui criteri di valutazione degli espropri in tutta la provincia.