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CRISI IDRICA: FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO IN RIDUZIONE, SERVE AGIRE RAPIDAMENTE. SI CONFERMA UN DEFICIT EMERGENZIALE CHE PUÒ TRADURSI IN UNA SITUAZIONE DI GRAVE EMERGENZA PER IL 2025

Tutte le fonti di approv­vigionamento per l’acqua in Puglia sono “in sensibile ridu­zione”. Le sorgenti, rispetto ai valori medi del periodo di 4,6631/s si attestano a fine gen­naio sui 3.3601/s. Per gli invasi si registrano 123 mmc al Sinni, contro i 208 mmc della media del periodo, e 50 mmc al Forto­re contro i 166 mmc media del periodo. 1 dati sono stati illu­strati a Bari nel corso della se­duta della Commissione sulle politiche regionali in materia di captazione, adduzione, tute­la e gestione delle risorse idri­che e dei reflui in Puglia, che si è svolta in congiunta con la V Commissione.

Presenti oltre ai due presidenti, i consiglieri Fa­bio Romito e Michele Mazzarano, anche il direttore generale di Aqp, Francesca Portincasa, il direttore generale dell’Au­torità idrica pugliese, Cosimo Ingrosso, e l’assessore all’Agri­coltura Donato Pentassuglia. A tracciare le linee principali di tale quadro è stata Portinca­sa, a partire dalla disponibilità idrica attuale, che conferma un deficit emergenziale che può tradursi in una situazione di grave emergenza per l’anno 2025 qualora non si agisca im­mediatamente con adeguate programmazioni per gli usi di­versi dal consumo umano.

Le azioni messe in campo da Aqp per affrontare la prossima sta­gione con tranquillità sono di vario genere: si va dalla appli­cazione delle restrizioni sulla pressione notturna, necessa­ria anche a ridurre le perdite, all’utilizzo sempre più accura­to delle tecnologie di control­lo, rilevamento perdite. Su un piano sistemico, Aqp è riusci­to, negli anni, è emerso in com­missione, a ridurre il prelievo di acqua dall’ambiente. “Dal 2009 al 2024 Aqp ha risparmia­to un volume di 100 milioni di metri cubi di acqua e il bu­dget idrico per il 2025 preve­de un’ulteriore riduzione del prelievo di 10 milioni di metri cubi d’acqua dall’ambiente”, ha riferito il direttore generale.

“È stato importante il confronto sulla crisi idrica in Puglia, anche per avere un quadro della situazione det­tagliato in vista del consiglio regionale monotematico del prossimo 11 marzo.

Serve un’assunzione col­lettiva di responsabilità e la collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati per lavorare per la prefigurazio­ne di uno scenario futuro che eviti l’emergenza nella stagio­ne estiva, con pesanti ricadute sia per l’agricoltura che per il settore turistico”. Lo dichiara­no i consiglieri del M5s Marco Galante (capogruppo), Cri­stian Casili e Rosa Barone a margine dell’audizione da loro richiesta sulla crisi idrica in Pu­glia. “È emerso – continuano i pentastellati – che le previsioni per quello che riguarda le precipitazioni tra febbraio e luglio parlano di piovosità nel­la media, ma con temperature più alte rispetto al passato. La disponibilità idrica attuale è al di sotto delle medie del perio­do, con un -45% per quello che riguarda l’acqua negli invasi e -28% per le sorgenti”. “Tra le misure adottate da Aqp per il breve periodo ci sono il mi­glioramento del servizio idrico con il risanamento delle reti e la riduzione delle perdite.

Si sta anche riducendo la pressione notturna dell’acqua nelle abitazioni, ma abbiamo evidenziato i disagi che questa soluzione sta creando per le famiglie, a causa della rottura delle caldaie delle autoclavi e dei costi che si devono soste­nere per le riparazioni. “Prima del consiglio monotematico ci saranno forniti i dettagli sui finanziamenti europei e sul loro utilizzo. In quell’occasio­ne approfondiremo – conclu­dono dal M5s – con ulteriori elementi quanto detto in com­missione e la programmazio­ne a lungo termine per nuove fonti di approvvigionamento con i dissalatori e ipotesi di ac­cordo con l’Albania, il Molise e l’Abruzzo”

 “L’audizione congiunta delle commissioni V e ‘Specia­le’, che ho richiesto insieme ai colleghi consiglieri Barone e Casili, ha confermato quanto vado denunciando da anni: la crisi idrica in Capitanata è gra­vissima e richiede interventi immediati. I dati presentati, con invasi a livelli minimi sto­rici, sono allarmanti e confer­mano le mie preoccupazioni”. Lo dichiara il consigliere re­gionale, capogruppo de ‘Per la Puglia’, Antonio Tutolo, che già nel 2022 aveva lanciato l’al­larme nel Consiglio regionale monotematico sullo svilup­po della Provincia di Foggia. “La situazione è tale da far te­mere una vera e propria emer­genza idrica nelle nostre case, oltre che danni irreparabili per l’agricoltura.

Per questo motivo – ag­giunge – ho ritenuto nelle scor­se settimane necessario occu­pare l’aula consiliare e scrivere al presidente del Consiglio e ai ministri competenti”. “Questa audizione – prosegue Tutolo – ha evidenziato la necessità di agire subito, con misure con­crete e coordinate. Apprezzo l’impegno di Aqp nel ridurre il prelievo di acqua e nel cercare soluzioni innovative, come i dissalatori”.

“Tuttavia, è evidente che servono interventi strutturali e finanziamenti adeguati per ga­rantire l’approvvigionamento idrico nel lungo periodo.

La Capitanata -conclude – è un territorio abbandonato a se stesso, mentre invece meri­ta rispetto e attenzione. Non mi fermerò finché non vedrò azioni concrete e risolutive”.