Si è svolto a Foggia, promosso dall’Asl e dall’ente Provincia, un incontro dal titolo “Predatori e Human dimension nel terzo millennio”. Il corso risponde alle richieste emergenti di divulgazione di tematiche connesse all’interazione tra la fauna e l’uomo e le sue attività (human dimension), legate dalla condizione di multidisciplinarietà che caratterizza la comprensione delle dinamiche della fauna, dell’ambiente, della natura e dei paesaggi, fornendo gli strumenti professionali teorici e operativi necessari per una interazione positiva ed efficace con l’opinione pubblica e gli stakeholder che, direttamente e indirettamente, interagiscono con la fauna, l’ambiente, la natura e i paesaggi, e con gli aspetti culturali e scientifici derivanti e connessi.
A tal proposito abbiamo ascoltato Francesca Toto di LNDC Animal Protection-Vieste. È emerso che al netto degli allarmismi del momento, esistono diversi modi di operare che possono portare ad una convivenza tra fauna selvatica e allevatori e agricoltori. Sparare non è l’unica soluzione.
Se percorriamo le strade della Capitanata troviamo principalmente carcasse di cani e animali di allevamento. E non dimentichiamo che negli ultimi 10 anni in provincia di Foggia le maggiori cause di incidenti mortali stradali sono da attribuire alla presenza di animali vaganti, soprattutto cavalli senza identificativo.
E allora non puntiamo solo e sempre il dito sulla fauna selvatica. Anche perchè gli incidenti stradali sulle nostre strade sono causati principalmente da distrazione alla guida, uso del telefonino e alta velocità. Incidenti per fauna selvatica e domestica sono all’11° posto di una classifica pubblicata recentemente”.
saverio serlenga