La Torre di San Felice, uno dei simboli del paesaggio costiero viestano, entra ufficialmente nella rete dei fari e delle torri costiere pugliesi trasformati in hub culturali grazie al progetto Interreg Co.He.N. (Coastal Heritage Network, Interreg Grecia-Italia 2014-2020). L’iniziativa, finanziata dalla Regione Puglia, punta alla valorizzazione del patrimonio marittimo attraverso spazi espositivi, nuove tecnologie e percorsi tematici che raccontano la storia e l’identità del territorio.
Oltre alla Torre di San Felice, fanno parte del progetto il faro San Cataldo a Bari, il faro di Punta Palascia a Otranto, la torre Pietra a Margherita di Savoia, la torre Calderina a Molfetta e la torre San Giovanni a Ugento.
A Vieste, la Torre di San Felice assume un nuovo ruolo come polo culturale e punto di riferimento per il turismo esperienziale. Già aperto al pubblico, il sito è stato oggetto di interventi di restauro e allestimento museale curati da Asset, l’Agenzia strategica della Regione Puglia. Il progetto ha permesso di trasformare l’antica struttura in un centro di accoglienza turistica innovativo, con l’uso di infografiche interattive, contenuti multimediali e una narrazione immersiva che lega il faro alla storia del Gargano e delle sue rotte marittime.
L’iniziativa si inserisce in un piano più ampio di promozione del turismo culturale e ambientale, in linea con le strategie regionali per un’offerta turistica sostenibile e destagionalizzata. “I fari e le torri costiere non sono solo monumenti del passato, ma punti di riferimento per il futuro del nostro turismo – ha dichiarato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia –. La loro trasformazione in spazi culturali è un esempio di come possiamo recuperare e valorizzare il nostro patrimonio marittimo, rafforzando il legame con la storia e il paesaggio”.
La trasformazione dei fari e delle torri costiere in poli culturali rappresenta un modello innovativo per il turismo regionale. Oltre all’allestimento di spazi espositivi e percorsi interattivi, il progetto prevede l’utilizzo di strumenti digitali per coinvolgere il pubblico: contenuti audio e video in LIS (Lingua dei Segni Italiana), una game app per bambini e il podcast “I mari segreti della Puglia”, disponibile sulle principali piattaforme online.
A Vieste, così come negli altri siti coinvolti, l’obiettivo è coniugare storia, tecnologia e sostenibilità, creando itinerari tematici capaci di raccontare il passato e proiettare il patrimonio culturale della regione nel futuro.