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PROVINCIA/ DOPO PD E CON IL CENTRODESTRA: VIA NOBILETTI. «SIAMO AI TITOLI DI CODA». LA MAGGIORANZA CONSEGNA LE DELEGHE

«Nobiletti non è più il nostro pre­sidente». Dopo la presa di posizione dei consiglieri di Pd e lista Con arrivano anche le conseguenti dimissioni dagli incarichi di consiglieri delegati: Gio­suè Del Vecchio lascia la delega a via­bilità, politiche agricole e risorse idri­che; Pasquale Ciruolo su infrastrutture e trasporti. Sono due consiglieri di Con. Il Partito democratico lo scorso 24 no­vembre aveva deciso di non accettare neanche una delega. Si vocifera delle dimissioni del vicepresidente De Maio, ma non ci sono conferme ufficiali.

Restano in carica a meno di colpi di scena i consiglieri Dal Maso Mario (Consulta per la Legalità, Trasparenza e Anticorruzione, Pari Opportunità, Teatro del Fuoco, Patrimonio e Dema­nio, Politiche Sociali); Di Paola Anto­nio (Edilizia Scolastica, Impiantistica Sportiva); Valentino Gerardo (Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente, Mobili­tà Lenta, Fonti Energetiche, Bonifiche Siti Inquinati, Tutela delle Acque, Ser­vizio Civile).

Il tutto dopo lo scontro sull’incarico da 96 mila euro all’assessora di Vieste (nominata proprio dal sindaco Nobi­letti) come consulente della Provincia di Foggia. In seguito alla polemica la Starace ha poi rinunciato ail’incarico.

“Il passo indietro dell’assessore Sta­race è un segno di debolezza politica che non mi sarei aspettato da Nobiletti. Ho la sensazione che tutto questo pol­verone politico non sarebbe mai av­venuto se l’incarico fosse stato dato ad un soggetto diverso dalla Starace, che è componente della giunta comunale di Vieste. PD e CON hanno cercato di disarcionare Nobiletti, ma il Presiden­te ha preferito scendere da solo da ca­vallo in una corsa che è puramente elettorale per le regionali e dove non mi meraviglierei di vedere tra i candidati anche lo stesso assessore Starace.

Se Nobiletti era certo della legittimità del­l’incarico affidato alla Starace avrebbe dovuto proseguire senza avere ripen­samenti”, afferma il coordinatore pro­vinciale di Foggia di Forza Italia, Paolo Dell’Erba che interviene sulla vicenda della richiesta di dimissioni dei partiti di maggioranza a Palazzo Dogana in­dirizzate al Presidente Nobiletti.

Più pesante la richiesta di Fratelli d’Italia che, senza mezzi termini, sol­lecita il disimpegno istituzionale di No­biletti.

«L’esperienza fallimentare del cen­trosinistra a Palazzo Dogana, dove si è replicato il meccanismo della “gestione del potere per il potere” costantemente in funzione nella Regione Puglia emilianista a trazione Pd-M5S, è talmente evidente che finanche lo stesso Partito Democratico e Con hanno deciso di sfi­duciare il presidente Giuseppe Nobi­letti, il quale deve prendere atto di non avere più una maggioranza che lo so­stiene e rassegnare le dimissioni.

Una crisi che affonda le proprie radici lon­tano, caratterizzata da faide interne al centrosinistra di Capitanata che sono emerse in tutta la loro evidenza nella deficitaria esperienza di malgoverno della Provincia di Foggia e che non hanno prodotto nient’altro che river­beri sui cittadini, i quali non possono e non devono pagare il conto di beghe che nulla hanno a che fare con quello che dovrebbe essere il ben amministrare», afferma il coordinamento provinciale di Foggia di Fratelli d’Italia che ag­giunge: «Fortunatamente siamo ai ti­toli di coda di una lotta intestina al centrosinistra che ha avuto proprio nell’Ente Provincia il suo epicentro.

AU’incapacità di selezionare ima classe politica che sappia governare e alla li­tigiosità del variegato carrozzone del centrosinistra pugliese siamo purtrop­po tristemente abituati ma non siamo assolutamente intenzionati ad accet­tarlo, a maggior ragione quando il ter­reno delle beghe politiche del centro­sinistra diventa la pelle dei cittadini o quando si distribuiscono con disinvol­tura prebende sulla base dell’apparte­nenza partitica.

Fratelli d’Italia di Ca­pitanata invita tutte le forze del centrodestra compatto e coeso ad impe­gnarsi sin da subito per costruire una offerta programmatica di qualità che possa garantire alla Provincia di Fog­gia di riguadagnare la propria centra­lità istituzionale ed essere punto di ri­ferimento per i cittadini che preten­dono risposte.

Quella centralità che al­le Province è stata tolta anni fa proprio dal centrosinistra con la sciagurata ri­forma Delrio. Quella centralità e di­gnità istituzionale che il Governo Me­loni intende ripristinare permettendo di nuovo agli elettori di poter scegliere i propri rappresentanti attraverso il vo­to, anziché subire candidature stabilite a tavolino per praticare una mera ge­stione del potere.»

gazzettacapitanata