“È allarme siccità in provincia di Foggia”. Lo sottolinea Coldiretti Puglia sulla base dei dati forniti dall’osservatorio sulle risorse idriche di Anbi secondo cui “nella corrente annata idrologica iniziata a dicembre, gli invasi del Tavoliere, già in grave sofferenza, hanno complessivamente raccolto solo 43 milioni di metri cubi d’acqua, quando l’anno scorso quasi 100 miliardi di litri d’acqua in più non furono sufficienti ad irrigare i campi nell’estate più calda della storia”. Stando sempre ai dati raccolti, “a fronte dei 331,9 milioni di metri cubi di acqua inVasabili nelle dighe della Capitanata, se ne registrano solo 78milioni al 10 marzo 2025, rispetto ai 179 milioni di metri cubi raccolti nello stesso periodo dell’anno scorso”.
“L’emergenza acqua – dice Coldiretti Puglia – è ormai entrata stabilmente anche nella vita dei cittadini con ben l’89% che ritiene prioritario un piano di gestione, dalla creazione di invasi alla manutenzione dei fiumi, per combattere la siccità e ridurre il rischio di alluvioni e catastrofi naturali”.
“A causa della mancanza di acqua – prosegue Coldiretti – già nel 2024 sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea delle verdure.
Ma per aumentare la disponibilità di risorsa idrica a favore dell’agricoltura, anche per le acque reflue – insiste Coldiretti Puglia – grazie all’emendamento proposto dal consigliere regionale Antonio Tutolo, è stato modificato il regolamento attuativo dello spandimento delle acque reflue ottenendo che lo stoccaggio e l’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione dei frantoi oleari avvenga nell’arco dell’intero anno di produzione dal 1° settembre fino al 31 agosto dell’anno successivo, sempre secondo i quantitativi per ettaro previsti dalla legge”.
“Possono essere in questa fase di cambiamento climatico e di perduranti periodi siccitosi in Puglia un elemento positivo per l’irrigazione dei campi – conclude Coldiretti Puglia – garantendo al contempo l’apporto di sostanze nutrienti nei terreni di origine naturale, con risparmi per l’acquisto di concimi minerali ed il recupero, oltre che il risparmio, di acqua”.
REGIONE/ OGGI IL CONSIGLIO MONOTEMATICO
“Non c’è acqua per l’agricoltura della Capitanata. I dati recenti mostrano che gli invasi della Capitanata contengono solo un quarto della capacità e questo sta portando a delle perdite ingenti per il comparto agricolo”.
Lo dichiara il consigliere regionale, capogruppo del movimento ‘Per la Puglia’, Antonio Tutolo, alla vigilia del consiglio monotematico sulla crisi idrica che si terrà oggi. “Nel mio intervento del 2022 identificai l’agricoltura come la chiave per lo sviluppo del territorio – afferma – ma sottolineai l’assoluta necessità di risolvere la grave carenza d’acqua.
In sintesi evidenziai la necessità di investire in infrastrutture cruciali come la Diga di Piano dei Limiti e l’Invaso di Palazzo d’Ascoli, l’assurdità di vedere il Molise sprecare milioni di metri cubi d’acqua, mentre la Capitanata soffre la sete, e la disparità di trattamento rispetto all’emergenza idrica del Nord”.
“Attenzione, perché, come ho spiegato più volte, la questione dell’acqua Molise-Puglia per competenza – aggiunge – deve essere gestita dal governo e non semplicemente tra regioni”. “Invece siamo stati ignorati. A distanza di tre anni la situazione si è aggravata. Lo scopo della politica è la previsione – conclude Tutolo – non la mera gestione delle emergenze. Continuerò a battermi affinché questo problema trovi soluzioni concrete e durature”.