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BARI/ LA CORTE DEI CONTI BACCHETTA LA PUGLIA: «I FONDI EUROPEI GESTITI SPESSO IN MODO ILLECITO»

«I fondi pubblici che provengono soprattutto dall’Unione europea vengono ancora gestiti in maniera illecita in moltissime ipotesi. L’attenzione della Procura si sta anche spostando sui fondi nazionali messi in circolo a seguito della emergenza post pandemica». Lo ha detto la procuratrice regionale della Corte dei conti di Puglia, Carmela De Gennaro, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della sezione pugliese riferendosi, in particolare, «all’utilizzo dei vari bonus ideati con il decreto Rilancio, quindi i bonus edilizi ed energetici» in Puglia.

«Nel campo sanitario – ha aggiunto – soprattutto a seguito dell’introduzione della legge Gelli i fenomeni illeciti si sono spostati dalla mal practice, cioè le questioni strettamente sanitarie, alla mal administration, cioè la gestione della sanità». De Gennaro, proprio in riferimento alla sanità, ha inoltre lanciato un richiamo agli amministratori pubblici affinché siano più propositivi rispetto alle segnalazioni di possibili illeciti. «Gran parte dei procedimenti – ha scritto nella sua relazione – risulta aperto sulla base di notizie pervenute da fonti estranee all’amministrazione interessata: dagli organi investigativi, da privati cittadini o dalla stampa».

Mal practice nella sanità e irregolarità nella gestione dei fondi europei e nazionali sono i principali filoni di indagine sui quali si è concentrata l’attività della Procura della Corte dei conti pugliese nel 2024. La Procura si è concentrata, in particolare, sul contrasto alle frodi e alle irregolarità nella percezione ed utilizzazione di fondi come quelli legati al programma Next generation Eu e al Pnrr. Un incremento delle indagini è stato registrato, in particolare, nella gestione dei fondi Fesr e Fse, in quelli per l’efficientamento energetico e nel bonus facciate. In molti casi, a essere contestate sono la falsa documentazione o le dichiarazioni e attestazioni mendaci, sia in sede di presentazione dell’istanza di ammissione al contributo sia in fase di realizzazione del progetto finanziato.

Un esempio è la condanna inflitta a una società produttrice di energia e a due suoi rappresentanti legali con un risarcimento da 1.267.266 euro in favore della società Gestore dei servizi energetici. Nella relazione è riportato anche il caso del Comune di Bari a cui è stato riconosciuto un risarcimento per la valutazione economica effettuata dagli uffici dell’ente, di un capannone nell’area ex Fibronit, in occasione della stipula di un contratto di permuta con una società privata. Valutazione passata da un milione 700mila euro a 560mila euro, con svantaggio per il Comune e relativa plusvalenza di 5 milioni per la controparte.

Quanto all’attività della Procura in Puglia, nel corso del 2024 sono stati aperti 1.546 nuovi fascicoli, il 10% in più rispetto al 2023, mentre ne sono stati definiti 3.604. Al 31 dicembre 2024 i fascicoli istruttori che attendono di essere vagliati sono 7.299, pari a un carico medio per ogni magistrato di 1.460 documenti. L’attività di monitoraggio sull’esecuzione delle sentenze definitive di condanna ha inoltre consentito il recupero di 3 milioni 276mila euro da parte delle amministrazioni danneggiate, con un incremento di 388mila euro rispetto al 2023.

corrieredelmezzogiorno