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VICO/ PROTESTE DA TUTTA ITALIA CONTRO IL SINDACO CHE CATTURA CANI RANDAGI

Un’ordinanza che difficilmente sarà dimenticata a Vico del Gargano per la battaglia a colpi di post sui social tra il sindaco Raffaele Sciscio e l’associazione Odv-Unfido per amico (regolarmente registrata alla Regione Puglia), che da anni lavora sul territorio per la cura e l’adozione dei cani randagi.

La bufera si è scatenata quando il primo cittadino ha pubblicato su Fb il documento in cui ordinava la cattura di 14 cani randagi: 7 vaganti a San Menaio (frazione marina) e 7 in paese, in seguito ad una segnalazione arrivata da una struttura alberghiera di San Menaio, su cani che avrebbero infastidito abbaiando al passaggio delle auto in via Buca del Carbonaio.

Un fastidio che ha indotto il sindaco ad emettere un’ordinanza che classifica i cani come pericolosi, «hanno mostrato segni di aggressività nei confronti delle persone, degli automobilisti, dei ciclisti che si trovano a transitare in zona».

Secondo l’ordinanza, una volta catturati , «sarebbero ricoverati per un congruo periodo di osservazione presso il canile convenzionato, considerando che il canile comunale di ricovero temporaneo dei cani randagi non ha la capienza sufficiente per ospitare adeguatamente 14 cani». Il canile convenzionato però sarebbe quello di Peschici, non più idoneo (anche) per capienza ospitare altri cani.

Il post su Fb provoca la reazione dell’organizzazione di volontariato per il contrasto al randagismo che scrive tra l’altro: «La vera risoluzione risiede nei controlli efficaci: il monitoraggio delle cucciolate casalinghe incontrollate, l’obbligo del microchip, il controllo dei cani vaganti di proprietà, le sterilizzazioni».

Il botta e risposta tra amministrazione e volontari provoca la reazioni di cittadini e animalisti da ogni parte d’Italia, in poco tempo i due post raccolgono centinaia di commenti e condivisioni. Le prime tensioni però sarebbero nate quando il sindaco non sarebbe stato invitato ad un incontro tra Asl Foggia, Dipartimento prevenzione-Sanità Animale e la stessa organizzazione, «sono il responsabile anche della sicurezza dei cittadini e degli animali – ha detto Sciscio – non posso essere estromesso dalla procedura e da incontri in cui si trattano temi che mi riguardano».

Il problema del randagismo non è mai stato affrontato realmente dalle amministrazioni locali succedutesi, tanto che i cani randagi si sommano agli animali vaganti (di proprietà, ma lasciati liberi) non microchippati e non sterilizzati. Due popolazioni animali che periodicamente provocano una vera esplosione di cucciolate sul territorio.

Una situazione ignorata durante l’inverno, ma che diventa un’emergenza quando si avvicina la stagione estiva, da risolvere in pochi giorni e maniera definitiva (anche a spese degli animali), soprattutto per le richieste pressanti di alcuni operatori turistici.

«Sono il primo sindaco che ha riaperto l’ambulatorio veterinario per le sterilizzazioni in paese – spiega – A Vico il numero dei cani randagi censiti dalla Asl è superiore a quello dei paesi limitrofi». Un problema quello del numero dei cani vaganti sottolineato anche da Odv-Unfido per amico: «In meno di un anno abbiamo recuperato 73 cuccioli nati da randagi o cani vaganti (di proprietà), di cui 60 sono partiti in adozione al nord e al centro Italia.

«Realizzeremo un canile sanitario adeguato – conclude il primo cittadino -quello che abbiamo non è adatto. In primavera faremo un microchip day gratuito per i possessori di animali domestici. Applicheremo un collare fluorescenti ai cani di quartiere, in maniera che siano riconoscibili».

corrieredelmezzogiorno