Fra gli accapi del Consiglio comunale convocato ieri sera vi era l’adesione del comune di Vico del Gargano al progetto di Città Metropolitana del Gargano. L’argomento è passato a maggioranza con l’astensione dei consiglieri Cusmai, Murgolo e Sementino. Potremmo dire, e chiudere, “Così è se vi pare”.
Gli appelli alla concordia non hanno modificato il paradigma che tiene in vita Consiglio comunale e Amministrazione geneticamente modificati. Si respira ancora l’aria della rivalsa: “un colpo di stato andato male” è stato detto. Relatore dell’accapo è stato il consigliere d’Avolio che, sulla Polis Gargano ha elencato il carico dei problemi, dei vuoti, dei ritardi che ci trasciniamo da decenni.
Il senso del dibattito che si è sviluppato sulle dichiarazioni riflettono più che mai lo iato fra i pensieri alti ed i comportamenti pratici. Il mondo cammina veloce, ma noi portiamo il passo delle processioni:”non può essere una colpa essere nati a Vico del Gargano” a concluso il prof. D’Avolio.
L’astensione dei 3 consiglieri d’opposizione poggia sul sospetto (per qualcuno certezza) che questa “UNIONE” in fondo non è altro che un cartello elettorale al servizio delle prossime elezioni regionali. Resta nella mente di Giove il dopo che si profila all’orizzonte della Città Gargano e quale sarà il vento che gonfierà le vele per prendere il largo.
Il “vogliamoci bene”, come cifra delle reazioni interne dinanzi ai futuri impegni, è solo operazione auspicabile ed incerta se non si trovano nuovi pensieri e nuove volontà. Nell’atmosfera paesana in cui viviamo ed operiamo, vincono le resistenze fideistiche.
Ogni cambiamento ragionevole viene ostacolato per effetto di un clima che ancora non svapora. Agli sforzi raziocinanti per favorire la ricerca condivisa di soluzioni praticabili, si sostituisce un eccesso emotivo della parte, della fazione, con reazioni paradossali che portano al nulla. E’ una pratica che rallenta e paralizza invece di mobilitare e aprirsi alla novità.
Ci vuole ben altro; sta emergendo un rinnovato interesse per settori basilari: agricoltura, turismo, politiche d’accoglienza. Consapevolezza delle difficoltà legate a una mancata o insufficiente risposta ai bisogni assistenziali, o dipendenti dalla carenza di azioni e relazioni politiche serie. Lo ripeto io “non dev’essere una colpa essere nati a Vico e non dev’essere una colpa essere nati sul Gargano”.
michele angelicchio