Ieri, nella suggestiva cornice di via Scalabrini, ai piedi della collina Pastromele, è stata inaugurata la panchina gigante dedicata a Pinuccio Gioffreda, durante la sesta edizione della Camminata in Rosa a Carpino. Un gesto simbolico, un segno concreto di affetto e riconoscenza per un uomo che ha fatto della socializzazione, dello sport e dell’amicizia i valori cardine della sua vita.
Nel corso della cerimonia, il sindaco di Brina ha sottolineato il profondo significato di questa panchina: non solo un luogo di sosta, ma uno spazio di incontro, di condivisione, di riflessione. Un invito a fermarsi, a guardare il paesaggio con occhi nuovi, a ritrovare il senso di comunità in un mondo che spesso corre troppo in fretta. Perché Pinuccio era così: sapeva guardare oltre, immaginare il futuro con speranza e vedere il bello nelle persone e nelle cose.

Il momento più toccante è stato quando la moglie Mattia, accompagnata dalla sorella Antonella, ha scoperto la targa in memoria di Pinuccio. Un attimo di intensa emozione, che ha unito tutti i presenti nel ricordo di un uomo perbene, capace di lasciare un segno profondo nelle vite di chi lo ha conosciuto.
Fortemente voluta dal gruppo trekking, di cui Pinuccio era parte integrante, e sostenuta dal Banco di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, la panchina è destinata a diventare un punto di incontro, un simbolo di accoglienza e amicizia, un luogo dove il ricordo di Pinuccio continuerà a vivere ogni giorno.
Sedersi su quella panchina non sarà solo riposare: sarà ascoltare il silenzio.