“In merito all’ipotesi di prevedere incentivi per i medici solo nei comuni costieri, ritengo doveroso intervenire con fermezza per esprimere la mia contrarietà a una misura che appare iniqua, miope e in contrasto con i principi costituzionali.
Il Servizio Sanitario Nazionale è – o dovrebbe essere – universale, basato sull’uguaglianza tra i cittadini e sull’equità nell’accesso alle cure, indipendentemente dal luogo di residenza. Incentivare solo i medici che operano nelle località costiere, magari in chiave turistica o stagionale, significa abbandonare ulteriormente i comuni dell’entroterra, come Carpino, che già oggi soffrono di croniche difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari.

Ma c’è di più. È bene ricordare che il Piano della Salute approvato dalla Regione Puglia ha già riconosciuto l’intero territorio del Gargano come “zona disagiata”. Questo ha consentito – giustamente – a medici di medicina generale e pediatri di Carpino, Monte Sant’Angelo, Vieste e altri comuni, di ricevere una maggiorazione economica per ogni assistito, proprio per le oggettive difficoltà operative in questi territori.
Ora, andare a creare nuove disparità premiando solo i medici delle aree costiere significa stravolgere l’impianto logico e normativo già in vigore. Sarebbe un grave passo indietro, una scelta che metterebbe ancora più in difficoltà le comunità dell’entroterra, già colpite da spopolamento, isolamento e carenza di servizi.
La salute è un diritto costituzionale. E nessun cittadino del Gargano può essere considerato di serie B. Chiedo dunque che ogni misura di sostegno ai medici sia equa, coerente con il riconoscimento dell’intero Gargano come area disagiata, e finalizzata davvero a garantire la presenza capillare di professionisti in tutto il territorio, non solo dove “conviene”.
Rocco Ruo
Consigliere comunale di Carpino