Obbligo di vaccinarsi non solo per i medici a stretto contatto con i malati ma per tutto il personale che lavora in strutture sanitarie. E ancora: viaggi blindati a Pasqua, con quarantena obbligatoria al rientro per tutti gli italiani che decideranno di passare le vacanze in un altro paese europeo, niente zone gialle, coprifuoco alle 22, ritorno in classe in zona rossa, via libera ai concorsi pubblici, verifica a metà aprile per valutare l’eventuale allentamento delle misure. Il decreto legge che entrerà in vigore dal 7 aprile sarà nelle prossime ore sul tavolo del Consiglio dei ministri, dopo la mediazione del premier Mario Draghi tra l’ala rigorista della maggioranza e chi spingeva per le riaperture. Un decreto sul quale si sta ancora lavorando.
PERSONALE SANITÀ: VACCINI O STOP STIPENDIO – Previsto l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale della sanità. Il decreto indicherà anche delle sanzioni per chi rifiuta: non ci sarà il licenziamento ma la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all’andamento della pandemia. Ci sarà anche lo «scudo penale» per i somministratori.
VIAGGI A PASQUA – Non è il decreto ma un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, voluta dal presidente del Consiglio Mario Draghi (anche per frenare le polemiche degli operatori turistici italiani), a stabilire invece che fino al 6 aprile «tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in imo o più Stati e territori» dell’UE sono obbligati a «sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e a 5 giorni di quarantena», al termine del quale sarà necessario effettuare un tampone rapido o molecolare.
SCUOLE – Si tornerà in presenza anche nelle zone rosse fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. E potrebbe essere anche prevista l’indicazione che impedisce alle Regioni di emanare misure più restrittive.
NO ZONE GIALLE -Non torneranno invece le zone gialle. L’Italia sarà dunque tutta rossa o arancione fino a fine mese. Ma su questo è in corso un confronto tra la maggioranza, con palazzo Chigi che ha fatto sapere che si sta lavorando ad un meccanismo che da una certa data di aprile, probabilmente tra il 15 e il 20, potrebbe portare ad alcuni allentamenti, sempre che la situazione epidemiologica lo consenta. In quel caso, si valuterebbe la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e di cinema e teatri. D provvedimento sarà comunque in vigore almeno fino al 30 aprile.
SPOSTAMENTI – Dal 7 di aprile non si tornerà a spostarsi tra le regioni e la mobilità sarà consentita solo per motivi di salute, necessità e urgenza. Si potrà inoltre sempre raggiungere la propria residenza, domicilio o abitazione, nelle quale rientrano anche le seconde case, comprese quelle in zona rossa. A patto che siano di proprietà o in affitto con un contratto lungo firmato prima del 14 gennaio. In alcune regioni, però, i presidenti hanno emanato ordinanze più restrittive.
RIPARTONO I CONCORSI – Nel decreto, infine, ci sarà una norma per sbloccare tutti i concorsi nella Pubblica amministrazione, compreso quello per i magistrati, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo messo a punto dal ministero della Funzione Pubblica. Si potranno fare i concorsi a patto che si svolgano su base regionale e provinciale, evitando dunque lo spostamento dei candidati da una regione all’altra, e, dove possibile «in spazi aperti».