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Manfredonia, carenza magistrati: verso una risoluzione

“Soddisfazione piena” tra la magistratura sipontina dopo l’incontro, a palazzo giustizia, inerente “la ricerca di una soluzione definitiva” per lo stato di “precarietà” in cui verserebbe il tribunale di Manfredonia. Al cospetto dei presidenti di Foggia e Manfredonia, Francesco Infantini e Franco Casieri, si è discussa la possibilità di sviluppare iniziative “mirate” per “risanare”, al più presto, la carenza, attuale, degli organici.  Oltre a Manfredonia, nella giuridiszione del tribunale sipontino rientrano i comuni di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Vieste, Isole Tremiti e Zapponeta. Nella giornata di ieri, giovedì 30 ottobre, la sezione ha emesso un comunicato stampa nel quale, dopo aver preso atto “dei decreti 52 e 55 del 2008”, emessi dal presidente Infantini, ha sollevato i disagi della categoria. In sintesi: ritardi, per i cittadini, nell’amministrazione della giustizia; carenza di giudici di pace e magistrati togati; crescita abnorme dei tempi dei rinvii delle udienze; stato di paralisi nello svolgimento delle attività giudiziarie; risoluzione della turnazione dei quattro magistrati togati; svolgimento dell’attività giudiziaria in modo parziale. “L’incontro odierno – ha detto Casieri – ha permesso di verificare lo stato della situazione. Con quel decreto (55/2008 ndR) Infantini ha cercato di dare una distribuzione uniforme dei magistrati togati”. Quel che è certo, ha detto il presidente, è che “si è cercato di arrivare” ad una soluzione “favorevole per tutti”. Casieri ha rigettato l’ipotesi di scioperi o forme di assenteismo: ”Infantini ci ha esortato a evitare forme di agitazione di questo tipo”, anche considerando “che la protesta attuata ha avuto già il suo effetto”. Un colloquio “costruttivo” per l’avvocato Stefano Foglia: “La nostra associazione si riunirà entro breve” per “continuare a confrontare le opinioni di tutti”. Lodi da parte dell’avvocato Vanni Salcuni: “tutto è nato per un problema di trasferimento di un magistrato, causa maternità e gravidanza”. Salcuni ha sottolineato l’ottimo lavoro svolto dal magistrato in sostituzione Paolo Rizzi: “ottimo, veloce, competente” e Infantini: “ha gestito in maniera ottimale il continuo ricambio dei togati”. Rimane il problema immobilismo: “in molte cause le sentenze non possono essere sciolte. A volte ho difficoltà a volte a spiegarlo anche ai cittadini”. Chiusura affidata al giovane avvocato Domenico Guerra: “Inutile costruire castelli in aria: il problema principale è quello di una consona sistemazione del personale”.