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L’Università di Foggia finisce sui giornali nazionali

L’Università di Foggia conquista le prime pagine dei giornali nazionali, ma non per notizie positive. Da un lato ‘Il Sole 24’ ore che la mette al primo posto tra gli Atenei che negli ultimi otto anni hanno aumentato di più gli organici. Dall’altro ‘La Repubblica’ che torna ad occuparsi del caso Antonio Muscio che lascia il suo scranno da rettore non prima di aver assunto il figlio Alessandro, fresco vincitore di un concorso da ricercatore in Economia applicata alla facoltà di Agraria. Ma andiamo per ordine. A Foggia nel 2000 c’erano 27 professori ordinari, oggi sono in 97. L’aumento è del 361, 9%. In otto anni il numero degli studenti è cresciuto invece del 17,6%. Le due percentuali non possono essere messe in parallelo secondo il rettore Volpe che considera positivo l’aumento del numero dei docenti. ‘Noi avremmo perso studenti se non avessimo fatto crescere il corpo docenti. In caso contrario avremmo dovuto tagliare molti corsi di studio. L’Università cresce quando c’è un corpo docenti che può farle fare passi in avanti, altrimenti diventa un diplomificio o al massimo un luogo dove si tengono lezioni’. Ma torniamo all’assunzione del figlio dell’ex rettore. Il giovane professore, secondo i tre commissari della selezione, è stato il più bravo dei cinque partecipanti: ottime le prove, ma soprattutto buonissimo il curriculum. Muscio junior, laureato a Foggia, si è specializzato nel Sussex e poi ha girato l’ Italia. Ha lavorato per la Luiss e per Finmeccanica, ha sei pubblicazioni, di cui quattro uscite in Inghilterra. Il padre, all’articolo de ‘La Repubblica’ reagisce così. ‘Potrei smontare tutto quello che si dice, pezzo per pezzo. Al contempo però sono contento perchè mettono in risalto la qualificazione scientifica di mio figlio. Lui ha tutte le carte in regola. Sarei disposto a confrontare il suo curriculum con quello di molte altre persone, anche docenti’. Un ulteriore motivo, questo, che induce il nuovo rettore Giuliano Volpe, che nel suo programma lo aveva già indicato come priorità, a porre come primo punto all’ordine del giorno del Senato Accademico di dopodomani l’adozione del codice etico, che prevede anche norme per contrastare il nepotismo all’interno dell’Università.