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PRIMA CATEGORIA/ ATLETICO PESCHICI RIBOLLE DI ENTUSIASMO “RESTA L’OSSATURA DELLA SQUADRA”

Pronti a ri­partire. In casa del Peschici, che militerà nel campionato di Prima categoria, il sistema non cambierà. Se possibile, ritocchi e non rivoluzioni: la filosofia rimane quella di sempre. Nel segno di una continuità che ha sempre pa­gato in questi anni con due promozioni.

Il diesse Vincenzo Borgia con tutta la dirigenza non vuole affatto fare il passo più lungo della gamba nonostan­te la piazza (nella cittadina garganica la squadra di cal­cio è molto seguita) ribolle di entusiasmo nel rivedere, si spera, di nuovo i propri be­niamini al campo sportivo la domenica pomeriggio. Man­tenere l’ossatura, piazzare i colpi giusti e ripartire con entusiasmo. Queste sono le priorità della società grana­ta.

Lo zoccolo duro resterà, rimarranno i giocatori, con la riconferma del tecnico Teodoro Vlassis, che in que­sti anni sono stati i veri trascinatori dei garganici. Con loro, si aggregheranno tutte le nuove forze che ver­ranno annunciati nelle pros­sime settimane. L’intento societario è lim­pido e cristallino: provare a fare ancora bene e crescere quanti ragazzi possibili del territorio. «Proveremo a ri­peterci – annuncia il diesse del Peschici, Vincenzo Bor­gia – ci saranno sicuramente diverse squadre allestite per far bene, ma noi non saremo da meno e abbiamo tutta l’in­tenzione di ripeterci sperano di poter giocare. E’ un suc­cesso per noi poter mante­nere l’ossatura portante della rosa, e ringrazio di cuore tutti i ragazzi che decide­ranno di restare, Il gruppo, l’amicizia e la capacità di fare del collettivo la nostra forza saranno le certezze da cui ripartiremo per disputare un campionato di vertice.

L’entusiasmo è tanto, ricomin­ciamo con lo spirito e le motivazioni giuste, poi par­lerà il campo».

Il Peschici ripartirà con la voglia di arrivare ancora più su. Le stratosferiche stagio­ni, prima della sosta per Covid, è soltanto un gioco che è stato interrotto, un ciclo che é arrivato da qualche parte e che si è fermato, ma non si è chiuso. Ma dopo un ciclo, ne segue un altro. E quando un gioco si interrompe, può an­che ripartire. Da dove si era fermato. Deve, anzi, ripar­tire, da quel punto e da quel momento esatto. Si ricomincia, si riparte. Ci sarà da sudare, lavorare, essere umi­li, prender le botte e darne, correre più degli altri prima di giocare meglio degli av­versari.

La dirigenza si dice pronta con a capo il presidente Gian­ni Ranieri e poi Rocco Acerra, Matteo Mastromatteo, Leo Angelicchio, Francesco Mongelluzzi, Donato Tavaglione, Domenico Mastromatteo (che con il Ristorante Costamarina sarà ancora spon­sor principale dei granata) e tutta la dirigenza ora pos­sono guardare lontano.

Antonio Villani