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Troppa la droga per “uso personale”

Il Tar del Lazio ha sospeso il «Decreto Turco» ovvero il provvedimento che ha innalzato la quantità massima di detenzione di cannabis. Il ricorso dal Codacons e una cooperativa sociale di Taranto.

Il Tar del Lazio ha sospeso il cosiddetto «Decreto Turc» ovvero il provvedimento che ha innalzato da 500 milligrammi a 1 grammo la quantità massima di detenzione di cannabis al di là della quale scattano le sanzioni penali. Lo hanno deciso i giudici della III sezione quater, presieduta da Mario Di Giuseppe, che hanno pubblicato oggi la loro ordinanza con la quale hanno accolto le richieste di sospensione del Decreto fatto dal Codacons e da una cooperativa sociale-comunità terapeutica di Taranto. I giudici amministrativi hanno ritenuto che la Legge «non conferisca – si legge nel provvedimento – al Decreto un potere politico di scelta in ordine alla individuazione dei limiti massimi delle sostanze stupefacenti o psicotrope che possono essere detenute senza incorrere nelle sanzione penali». Bensì «un potere di scelta di discrezionalità tecnica, soprattutto per quanto attiene alle competenze del Ministero della Salute». Non solo; il Tar ha anche ritenuto che, nel caso specifico, «la scelta effettuata con il decreto impugnato non risulta supportata da alcuna istruttoria tecnica che giustifichi il raddoppio del parametro moltiplicatore».