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VIESTE/ VIAGGIO NEGLI ANNI DAL 1947 AL 2013. I GIORNALI DI VIESTE

Nel corso degli anni fin qui raccontati, a Vieste, in periodi diversi, hanno avuto vita alcuni giornali con diversa periodicità. A parte i vari numeri unici, pubblicati per lo più in occasione di campagne elettorali o a scopo di promozione turistica, i giornali durati due anni e più sono sei, di cui quattro mensili, uno bimestrale e uno settimanale, Il Faro settimanale, che continua a farci compagnia e ad oggi il più longevo. Escono inoltre due fascicoli periodici, distribuiti gratuitamente, uno della parrocchia Cattedrale (in realtà questo da anni non esce più) e l’altro, della sezione locale della Lega Navale, che dà informazioni oltre che specifiche del ramo, anche di altri fatti della città.

Ricordo i giornali in ordine di anzianità:

Il Faro di Vieste, mensile. Ne fu ideatore, animatore e amministratore per parecchi anni il già ricordato Michele Mendolicchio, un impiegato d’esattoria, che si era acculturato come aveva potuto da autodidatta, coltivando insieme due grandi amori: per il paese natio e per il Paese con la P maiuscola, cioè l’Italia, così come lui la intendeva e scriveva la parola Patria.

Il primo numero vide la luce il 31 dicembre 1949, dopo di che fu in edicola fino al 1962. Si mantenne esclusivamente con i soldi della vendita, che non sempre bastarono a coprire le spese, per cui ogni tanto qualche numero non potette uscire. Alla sua redazione si avvicendarono nello scorrere degli anni parecchi collaboratori, tutti a titolo rigorosamente gratuito, quali più assidui, quali saltuariamente. Ricordo Giovanni Medina condirettore e con me Domenico Giuffreda, Mimmo Aliota, Gaetano Delli Santi, Marco Della Malva, Alfredo Piracci, Franco Lopriore, Nicola Mendolicchio, Michele Protano. Non ebbe un’impostazione univoca, ma a più voci. Nelle sue pagine furono evidenziati e discussi principalmente i problemi attuali della nostra città, con punti di vista spesso diversi e talora in polemica. Ma trovarono spazio anche letteratura, poesia, storia, ricordi, sport. Quel giornale fu il legame nostalgico con il paese natio di molti viestani residenti fuori, perfino di emigrati in America, che in quel tempo ne avevano ancora vivo il ricordo. Fra essi ci fu anche chi collaborò inviando qualche antica “storiella” paesana poco nota e chi mandò notizie periodiche e qualche fotografia della comunità viestana d’America, che il Faro di Vieste pubblicò.

Vieste oggi, sottotitolato mensile d’informazione, iniziò la pubblicazione nel 1988. Voluto principalmente da due protagonisti del PCI di Vieste, i professori Devita Vincenzo e Dirodi Nicola, animatori, redattori assidui e, credo, factotum di tutto il resto, il giornale giunse ai lettori puntualmente per sette anni, sino alla fine del 1994. Aveva un formato vicino ai quotidiani nazionali. Constava di sedici pagine.

Data la sua matrice, sul piano politico fu la voce della sezione locale del PCI, dei suoi punti di vista sull’attività dell’Amministrazione Comunale e di quant’altro connesso con la politica. Il suo stile fu quello del partito d’opposizione, la critica serrata, nella quale, tuttavia, lasciava filtrare utili osservazioni e suggerimenti. Su ogni altro aspetto dell’attualità e della cultura mise a disposizione le sue pagine di quanti vollero scrivere e scrissero.

I quali furono, forse in prevalenza, persone di tutt’altra collocazione politica. Tanto gli va riconosciuto. Si congedò dai suoi lettori esprimendo l’auspicio di poter restare “un’esperienza da non disperdere”, auspicio riecheggiante quello di oraziana memoria, sempre caro agli uomini, cioè che il ricordo di sé e/o della propria opera possa non morire del tutto. Attualmente fanno sentire la loro voce sul sito www.viesteoggi.com.

Garnews, un nome tradotto in italiano nel sottotitolo come periodico d’informazione del Gargano, nacque nel 1987, editore Medianews s.n.c., fondato da Mimì Spina Diana e ninì delli Santi, che poi consisteva in un piccolo gruppo di amici. I quali pensarono di dargli la veste tipografica delle riviste settimanali a grande diffusione.

Il giornalevenne stampato su otto pagine di carta patinata, una raffinatezza, ma ignorò il frivolo e i pettegolezzi, riservando le sue colonne all’informazione poltico-amministrativa e alla cultura. Ebbe parecchi collaboratori, e tra i più assidui, con Gianni Sollitto, furono Antonio Troia, ninì delli Santi, Franco Ruggieri, Matteo Siena, Roberto Soldano, Pasquale Vescera, Luisa Labombarda.

Viestecittà, come si legge nel sottotitolo, è stato il periodico d’informazione amministrativa del Comune di Vieste, pubblicato per cinque anni consecutivi, dal 1999 al 2004. Nei primi tre anni ebbe veste tipografica uguale a Garnews, ma più pagine, 12, e diversa impostazione. Dedicò, infatti, ampio spazio all’elenco dei provvedimenti adottati mensilmente dall’autorità comunale (deliberazioni del Consiglio e della Giunta, ordinanze sindacali, determinazioni di competenza degli Uffici), e raccontò anche  fatti di cronaca della nostra città. Poi, nel 2002, qualcosa cambiò. Le pagine vennero rimpicciolite, ma aumentarono di numero, diventando 16. Fu ulteriormente accresciuto il notiziario concernente l’attività dell’Amministrazione Comunale. Ne furono redattori  Gianni Sollitto e Carmine Azzarone, distribuito anche con il Faro settimanale.

Gianni Sollitto, continua ad informare di Vieste e del Gargano su di un canale digitale televisivo predisposto e gestito con passione e competenza dal tecnico Giuseppe Ricciardelli e figli su AgriTV (canale 649).

Il Faro settimanale, nato nel 1996 da una costola sopravvissuta della redazione di Retegargano, incarnatanelle persone di ninì delli Santi e Antonio Troia, è il primo giornale settimanale, quattro pagine – e finora l’unico – di Vieste. Una periodicità che è un successo non di poco conto per una cittadina, ora, di circa 14 mila abitanti.

Non ha mallevadori palesi od occulti. Si mantiene di suo veicolando pubblicità locale. L’impostazione è di raccontare i fatti separatamente dalle opinioni. Le opinioni del cittadino sui fatti su argomenti d’interesse pubblico sono accolte e regolarmente pubblicate, talvolta anche richieste, sollecitate. Come avvenne quando fu demolito il cinema Adriatico con il sondaggio sul dilemma: lasciare libera  l’area di risulta, ampliando i giardini di Marina Piccola, oppure costruire un nuovo complesso per le attività culturali, associative e ricreative. Le risposte furono quasi tutte a favore del primo corno del dilemma. Ma i lavori erano già stati appaltati, onde il nuovo complesso è stato costruito. Purtroppo, per vari motivi, non è ancora entrato in funzione.

Oltre all’attualità il giornale dà spazio a quant’altro viene proposto, sostanzialmente storia e sport. Lo sport non ha mai avuto nella stampa locale tanto spazio quanto ne occupa nel Faro settimanale. Per anni, ci ha pensato Michele Mascia a raccontare le imprese delle squadre cittadine di calcio. Da quando ha lasciato per sopravvenuti impegni nella politica cittadina, ne scrivono puntualmente e con bravura Vincenzo Casamassima, Sandro Siena, Franco Patrone e, talora, Francesco Dell’Aquila. Michele Mascia, invece, adesso si fa leggere per le sue osservazioni sull’attività dell’Amministrazione Comunale. Ad informare sulla pallavolo ci ha pensato nei primi anni Michele Notarangelo, che ha pure curato personalmente questo sport abbastanza diffuso a Vieste, con squadre maschili e femminili. Le cronache di pallacanestro, firmate o no, sono redatte da Francesco Desantis e Michele Riccardi. Desantis, fra l’altro, allena la prima squadra e compone con Vieste Pasquale e Lauriola Michele, il trio che addestra con impegno e profitto il settore giovanile. Numerosi sono i collaboratori occasionali, tra i più frequenti Matteo Siena e Giuseppe Ruggieri.

Negli anni 1998 e 1999 uscì anche un supplemento del Faro settimanale, intitolato Il Santuario di S. Maria di Merino, curato dal parroco don Giorgio Trotta, ricco di notizie storiche concernenti la chiesa e la statua della Madonna, e altre riguardanti l’attività parrocchiale.

Al passo con i tempi, Il Faro settimanale e Ondaradio hanno insieme il sito in internet attraverso il quale raggiungono altri lettori vicini e lontani (www.ondaradio.info).

La voce di Vieste, dodici pagine a caratteri piccoli e ricco di fotografie, bimestrale, pubblicato negli anni dal 2002 al 2005, si distinse nell’evidenziare in termini nudi e crudi gli accadimenti della città ritenuti non conformi alle leggi e/o agli interessi generali. Fondatore e magna pars del giornale è stato Saverio Cioce, un viestano d’origine che risiede a Modena, giornalista professionista, innamorato di Vieste, attento alle cose di qui più di tanti residenti, uso a venire non solo in tempo di ferie ma pure durante l’anno. In ogni numero non mancò di puntare lo sguardo su qualche problema piccolo o grande di altri comuni del Gargano. A fianco di ciò che non gli andava a genio, trovò modo e spazio per mettere in risalto persone e fatti di Vieste e del Gargano, talenti affermati o emergenti ed eventi locali degni di nota. Inoltre, similmente agli altri giornali, nella Voce di Vieste ebbero le loro pagine anche le cronache sportive, la cultura specifica del territorio, la conoscenza delle nostre tradizioni, perfino del nostro dialetto, cui dedicò un “vocabolario viestano” a puntate.

Come supplemento del giornale, sono usciti più numeri, sempre per la penna dell’infaticabile Saverio Cioce, di un fascicoletto illustrato, intitolato Vieste News,pubblicitario dei nostri luoghi e delle attività commerciali locali, dispensatore, attraverso la pubblicità, di gocce di promozione turistica.

Shalom, nel sottotitolo c’è il compendio di tutto quello che voleva essere ed è stato, un bimestrale di fede cultura esperienze di vita della Comunità Cattedrale di Vieste. Diretto dal parroco don Gioacchino Strizzi, ha presentato sempre al primo posto, com’è naturale, spunti di riflessione religiosa e notizie della parrocchia, e poi cronache e pagine di storia della città e un indovinato Spazio giovani. E’ stato pubblicato per diciassette anni, fino al 2007. Hanno scritto e collaborato a Shalom Francescantonio Bosco, Nina Cristino, Italo Ragno, Lucia Sabatini, Carlo Santoro, Matteo Siena e i giovani che firmavano col solo nome: Anna, Nico, Chiara, Nadia. Dal 2008 non esce più.

Logbook – giornale di bordo, periodico della sezione di Vieste della Lega Navale Italiana, in formato tascabile, bimestrale. Ne è direttore responsabile il presidente della sezione Francesco Aliota, e lo conduce Nino Patrone, che ne è anche la prima penna. Fanno parte della redazione, Lucio Mura, Chiara Sciannamè, Sandro Troiano; collaborano Bartolo Baldi, Marcello Cavallo, Maria di Dona, Antonio Mastromatteo, Raffaele Pennelli, Franco Ruggieri. Scrisse spesso, finché visse, Mimmo Aliota. Insieme con il notiziario riguardante quanto attiene al mare e particolarmente alle cose del nostro porto, fornisce informazioni sugli accadimenti cittadini più notevoli del tempo presente.

L’accesso su internet è www.leganavale.it/wps/portal/lni/sezioni/vieste.

Giornali scolastici. Oltre alle tante pagine, per lo più occasionali, scritte sempre un po’ in tutte le scuole, tre giornali degli Istituti scolastici superiori di Vieste, pubblicati nell’ultimo ventennio, meritano di essere ricordati per la loro consistenza e il discreto numero di puntate. Si chiamavano Menabò, del Liceo scientifico, Ragioniamoci, dell’Istituto tecnico commerciale, Il Pungolo, dell’Istituto alberghiero. In essi gli studenti discussero in tutta libertà di argomenti particolari della scuola e di quant’altro gli piacque attinente alla storia ed all’attualità.

Con la diffusione dei computers e dei loro linguaggi operativi queste fonti informative si sono rivolte ad internet dove hanno avuto una spinta fortissima verso la comunicazione planetaria. Ancora oggi è possibile visitare le pagine web dei nostri istituti superiori: http://web.tiscali.it/itcvieste/, http://web.tiscali.it/liceovieste/ http://web.tiscali.it/ipssarvieste/ a cura di iragraf. Rappresentano gli albori di questa nuova era e certamente faranno sorridere i più giovani programmatori di pagine web.

Ludovico Ragno

Il Faro settimanale

(36 – continua)