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VIESTE/ “L’SOLOTTO DEL FARO RISCHIA DI SCOMPARIRE SI DIA UNA CORSIA PREFERENZIALE AL PROBLEMA COSTI QUEL CHE COSTI”.

Egregia redazione,

sono un “paesano” emigrato in Australia. Mancavo da Vieste da 40anni. Tanto è cambiato e non tutto in meglio. Ma non voglio parlare del turismo, so che non è facile gestirlo. Ma vorrei sollecitarvi ad alzare la guardia circa l’insabbiamento del nostro isolotto dove è posizionato il nostro Faro. Spero di non essere il solo a rendersene conto. Da sempre, come ben sappiamo, è considerato uno dei paradisi naturali più suggestivi del Mediterraneo, un unicum di rara bellezza con un mare cristallino e un colpo d’occhio che fa innamorare. Sicuramente il più efficace e bello strumento di comunicazione del nostro territorio. Ora, come è sempre più evidente, rischia di scomparire. Che più di qualcosa non abbia funzionato nei calcoli (e nello scempio) della costruzione del Porto è altrettanto evidente. Ma ora bisogna intervenire. Perderlo significherebbe per Vieste perdere la sua poesia, la sua identità. E’ seriamente auspicabile che la questione diventi primaria e venga messa al primo posto nei programmi della prossima amministrazione comunale. Non c’è più tempo da perdere, perché tanto si è già perso. La sabbia avanza e non ci vuole tanta immaginazione: fra meno di 10 anni scomparirà anche la nostra “anima”…. e il vostro turismo. Si dia una corsia preferenziale al problema costi quel che costi.

Michele Lopriore

Viestano trapiantato a Melbourne

ALLEGO DELLE FOTO SCATTATE L’ALTRO GIORNO

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STORIA E LEGGENDA DI UNO DEI SIMBOLI DELLA NOSTRA VIESTE

Il Faro di Vieste sorge sullo scoglio di Santa Eufemia, situato tra punta Santa Croce e punta San Francesco. Fu progettato nel 1867 e la torre su cui trova sistemazione la lanterna è situata sulla vecchia abitazione del fanalista. Su questo isolotto  fu scoperta una grotta nel 1987 dove al suo interno sono state trovate sulle pareti  200 iscrizioni  in greco e latino fatte dai marinai di passaggio. Molte di queste incisioni erano in onore  di Venere Sosandra, dea del mare e salvatrice di uomini. Su questo faro inoltre aleggia una leggenda secondo la quale, Noè, dopo il grande diluvio  decise di stabilirsi in questa zona del Gargano insieme alla moglie Vesta. Quando lei venne a mancare si narra che lui tumulò le sue spoglie proprio nello scoglio di Sant’Eufemia, dove oggi si erge il faro.

Noé successivamente decise di ricordare la memoria della moglie edificando una città proprio in suo onore dandole il nome di Vesta, da cui verrebbe appunto il nome attuale della nostra bella cittadina!  Il Faro di Vieste rappresenta ormai il  simbolo per gli abitanti di Vieste e contribuisce a rendere il panorama della costa incredibilmente mozzafiato.

Il faro infatti con la sua maestosa presenza, sembra quasi  proteggere il paese che ha di fronte ed i suoi abitanti. La funzione tecnica di questo faro è quella di guidare le imbarcazioni che percorrono le rotte della parte bassa del Mare Adriatico. La torre del faro, sorge sopra a quella che un tempo fu la residenza del guardiano addetto al faro. Ad oggi questa abitazione è completamente disabitata, in quanto il faro, grazie alla tecnologia moderna, è controllato direttamente dal Comando di Zona Fari della Marina Militare Italiana, che si trova a Venezia.

Sopra la torre del faro si può ammirare una spettacolare lanterna d’ottone. Ogni giorno all’imbrunire  inizia a pulsare proprio come un cuore. Fantastico da ammirare durante la notte, dalla visuale del Castello di Vieste o da una delle sue tante splendide spiagge. Il suo raggio di luce che si infrange nel  mare è una romantica visuale. Il custode della nostra piccola cittadina vi incanterà e non riuscirete a staccare gli occhi da questo piccolo spettacolo!