Menu Chiudi

Crisi olivicola: Per la CIA Puglia “irresponsabile allungare i tempi per la soluzione della crisi”

"L’assenza di controlli contro le sofisticazioni con milioni di quintali di olio prodotto all’estero venduto come italiano, ne sono un esempio".

Il Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia ha spostato a giovedì 27 novembre l’incontro previsto per oggi (martedì 25 novembre) a Roma per discutere dei provvedimenti da assumere per far fronte alla crisi olivicola della Puglia.

“E’ da irresponsabili allungare i tempi per la soluzione alla grave crisi che sta investendo l’olivicoltura pugliese – commenta il Presidente della Cia Puglia Antonio Barile -. Ci saremmo aspettati dal ministro Zaia la stessa solerzia che ha avuto nei confronti della crisi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano.

Due giorni ancora di tempo – continua Barile – creano gravi danni alla produzione olivicola pugliese sia sul piano del mercato che su quello produttivo vero e proprio, in quanto la produzione, con il frutto pendente, rischia di essere danneggiata dall’andamento climatico sfavorevole. Si sta giocando sulla pelle di centinaia di migliaia di olivicoltori colpiti da una crisi che ha precise responsabilità. Si tratta – spiega Barile – di responsabilità costantemente denunciate negli anni e nei mesi scorsi dalla Cia Puglia.

L’assenza di controlli contro le sofisticazioni con milioni di quintali di olio prodotto all’estero venduto come italiano, ne sono un esempio. Oggi, infatti, in Italia su 9 bottiglie che dichiarano di contenere olio extravergine solo 7 lo contengono veramente e 2 non dicono la verità, cioè non contengono extra vergine. Delle 7 bottiglie, poi, 4 soltanto sono di olio extravergine italiano e 3 di olio extravergine estero. Naturalmente il tutto viene venduto per italiano. Non bisogna perdere, dunque, altro tempo – continua il presidente regionale della Cia -.

Servono controlli contro le sofisticazioni, un piano straordinario di promozione, il blocco delle autorizzazioni alle importazioni, il ritiro di significative quantità di olio italiano da destinare agli aiuti alimentari, oltre cha la proroga della fiscalizzazione ed il pagamento immediato degli aiuti comunitari”.