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PD/Ecco cosa accade sul Comune di Vieste

In questo mese sul Comune si sono verificati degli avvenimenti sconcertanti. Convocazione consiglio: ieri il Sindaco ha diffidato-intimato il Presidente del Consiglio a notificare l’avviso di convocazione del Consiglio – già convocato per il 9 dicembre – solo dopo aver inserito nello stesso due pratiche di lottizzazione di edilizia privata, pena l’avvio della procedura di Mozione di Sfiducia del Presidente del Consiglio Comunale prevista dall’art. 13 del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale. Il Presidente del Consiglio Comunale ha riscontrato la diffida del Sindaco precisando che l’ordine del giorno sarà posto all’attenzione del Consiglio nel rispetto del regolamento comunale. Infatti le pratiche sono state predisposte dall’Ufficio competente solo ieri alle ore 13:00 e le stesse dovranno essere discusse nella Conferenza dei Capigruppo e nella Commissione Consiliare competente.
Con la nota di riscontro il Presidente del Consiglio ha anche rammentato al Sindaco che “già nello scorso Consiglio Comunale del 20/11/2008 da parte sua e dell’Assessore all’Urbanistica Angelo De Vita, c’è stata una certa pressione su quelle due pratiche riguardanti LOTTIZZAZIONI DI EDILIZIA PRIVATA”, invitando il Dirigente del I settore, tra l’altro in situazione di incompatibilità funzionale, a notificare il citato avviso di convocazione già protocollato.
Porto turistico: il Sindaco lunedì 10 novembre ha riunito in Municipio i rappresentanti dei due raggruppamenti che si contendono l’appalto per invitarli a cercare una mediazione al fine di sbloccare il procedimento di affidamento della gara di appalto per la ultimazione e gestione dello stesso. A tal fine ha invitato le parti ad addivenire ad un accordo prima della decisione del Tar Puglia (udienza del 4 dicembre).
Secondo l’emittente locale di Teleregione, non tutti hanno gradito l’iniziativa del Sindaco, giudicata come una interferenza nel normale corso della vicenda.
L’iniziativa del Sindaco non tiene conto innanzi tutto che nel caso in cui una delle ditte non abbia i requisiti per l’aggiudicazione dell’appalto – oggetto del contenzioso – la società partecipata dovrebbe agire in autotutela per verificare l’effettiva esistenza dei requisiti per poi eventualmente rivedere e modificare gli atti di aggiudicazione, e non pianificare possibili accordi che possono condurre ad affidamenti a imprese prive dei requisiti di legge.
Comunque, l’invito rivolto ai rappresentanti dei due raggruppamenti in causa costituisce, così come già rilevato dall’emittente Teleregione, una turbativa del mercato e delle regole di appalto di opere di natura pubblica.
Manufatti in costruzione all’interno del porto: con determinazione del 30 ottobre l’Assessorato al demanio marittimo della Regione Puglia ha invitato il Comune di Vieste a sospendere definitivamente i lavori di costruzione dei manufatti, provvedendo con ogni urgenza a ricondurre al pristino stato il sito demaniale, in quanto addirittura privi del provvedimento concessorio del servizio Demanio della Regione Puglia – soggetto titolare della gestione demaniale e deputato al rilascio del provvedimento concessorio -, oltre che essere privi dei pareri obbligatori e vincolanti ai fini della fattibilità dell’intervento edilizio, ed essere essi lavori profondamente difformi dalle previsioni del Piano regolatore del porto, di cui costituiscono una indebita variante.
 La Regione ha invitato il Comune a delocalizzare i manufatti nell’ambito portuale ovvero nelle contigue aree demaniali, al fine di scongiurare la perdita dei finanziamenti pubblici.

Senza parole …

Il Segretario Cittadino            
Mauro Clemente