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Ostillio: notti bianche, gli effetti ci saranno

«Quando l’agricoltore semina, non si aspetta di raccogliere i frutti l’indomani». L’assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio, è soddisfatto dello straordinario successo di pubblico delle manifestazioni che hanno fatto da cornice alle notti bianche. E ribatte a muso duro a quanti si aspettavano più turisti. «Ma qualcuno si aspettava davvero che a sei milioni di euro spesi, corrispondessero sei milioni di turisti? Questo è un investimento per il lungo-medio periodo», spiega Ostillio. «Proprio giorni fa – continua – ho letto che l’Osservatorio di Milano ha rilevato a dicembre un crollo del settore. Se noi a dicembre – e non a luglio e agosto – ci chiediamo quanti turisti sono arrivati in Puglia, allora abbiamo già fatto un bel passo avanti». A settembre, con il Mìto, Torino e Milano – spiega ancora Ostillio – hanno speso 10milioni di euro in eventi simili «e non so quanto turismo abbiano prodotto. Posso però dire che in Puglia si è volato il 15% in più, mentre il dato nazionale vede le prenotazioni calare del 20%. Qualcuno dice: erano turisti che dovevano venire comunque. E vabbè, siamo di fronte a una probatio diabolica». Ostillio, però, non intende commentare dati che ancora non ha: a giorni illustrerà i risultati di una ricerca commissionata alle università di Puglia per capire l’impatto reale della manifestazione. Spiega Franco Chiarello, coordinatore Atp Puglia «Nell’insieme, abbiamo rileva un livello culturale medio di alta qualità. C’è stato un incremento notevole della movimentazione che aiuta anche a combattere sfiducia. E, inoltre, la campagna integrata di promozione della regione attraverso eventi qualificanti fuori stagione può diventare un appunta mento fisso». I conti sono presto fatti: si stima che alle manifestazioni abbiano partecipato almeno 500mila persone e che abbiano speso a testa al meno 10 euro. Totale: 5 milioni di euro. Seicento al meno le maestranze locali coinvolte. «I pacchetti Apt – chiude Ostillio – sono andati bene, da quanto ne so. Se a Brescia, piuttosto che a Trento o Rovereto, si punta sul Mart sugli eventi culturali, sull’arte lo spettacolo che restituiscono anche il senso di comunità, un ragione ci sarà. Non è un caso che il mensile Dove ci metta in copertina questo mese».