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L’OLIO DI PUGLIA RACCONTATO IN UN MONOLOGO GASTRONOMICO.

Un aperitivo narrato in cui, tra un racconto e l’altro, il pubblico degusterà quanto preparato. Un monologo che parla di alberi, di ulivo e di olio.

 Si chiama “Nel nome del Pane, dell’Olio, dello Spirito Santo” il nuovo spettacolo culinario portato in scena dal Reverendo del Podolicesimo Garganico, Luciano Castelluccia.

Un monologo gastronomico che parla di alberi, di ulivo e di olio. La narrazione dell’infanzia di un uomo, oggi diventato maturo. Proprio come le olive, pronte per essere raccolte. Un aperitivo narrato in cui, tra un racconto e l’altro, il pubblico degusterà quanto preparato.

“Il nuovo spettacolo – spiega Luciano Castelluccia – è una cena con uno spazio per la dimensione intima del racconto ravvicinato, ma dove acquista peso anche la convenzione della tavola, dell’essere seduti insieme ad altre persone, in un luogo, a consumare un pasto, con tutti i precetti sociali che la cena porta con sé”.

 Nel nome del Pane, dell’Olio, dello Spirito Santo nasce soprattutto dall’idea che la cultura, in primis quella del cibo, debba tornare a promuovere pratiche sociali di connessione fra le persone, dando una dimensione culturale ai luoghi di ritrovo, come può essere, appunto, la tavola. 

“L’olio e la verità tornano sempre a galla”.