Il paradiso naturalistico delle isole Tremiti ha meritato una tutela ad hoc, diventando Riserva Marina Protetta. Se il suo habitat è tanto prezioso e salutare è merito anche della qualità dell’aria e delle sue benefiche ripercussioni.
E’ questo l’oggetto dello studio effettuato dall’Università di Camerino in particolare sulla vegetazione e sull’aerosol marino di San Domino, la più grande delle Diomedee. La ricerca scientifica è stata infine riportata nella tesi di laurea di una giovanissima scienziata, la 24enne Martina Fattobene,che ha da poco terminato il percorso di studio magistrale presso UNICAM in “Chemistry and Advanced Chemical Methodologies” proprio con una tesi sperimentale sui Composti Organici Volatili Biogenici (BVOC) emessi dalla vegetazione presente a San Domino.
‘La ricerca, iniziata a giugno 2020, è andata avanti fino a poche settimane fa. Dunque c’è stato un lavoro di oltre un anno, tra campionamenti in loco e analisi in laboratorio”, spiega Fattobene, originaria di San Severino Marche (Macerata). “Nel febbraio del 2020 Marlin Tremiti aveva organizzato un incontro pubblico a Foggia su “Gargano, luoghi, isole e territori”.
In questa occasione il mio docente Mario Berrettonipresentò l’idea di monitorare la qualità dell’aria dell’isola di San Domino tenendo conto sia degli effetti benefici della vegetazione che della vicinanza del mare. La realizzazione del progetto, denominato “Diomede”, ha visto il coinvolgimento entusiastico di Marlin Tremiti e del Parco del Gargano nella persona del presidente Pasquale Pazienza.
Non poteva esserci un nome più indicato visto che le Tremiti sono conosciute anche come Diomedee.
“Il progetto ha trovato una realizzazione pratica con il supporto logistico ed economico di Marlin Tremiti – di cui ringrazio il titolare Adelmo Sorci-, un finanziamento ad hoc del Parco nazionale del Gargano e la sponsorizzazione tecnica, con fornitura di apparecchiature scientifiche, di ION- Science Italia.
Un ringraziamento particolare va al suo amministratore delegato, Massimo Albertazzi. Il progetto – che ha preso spunto dall’eroe greco Diomede, che ha dato il nome agli uccelli unici delle Isole Tremiti, le diomedee – è stato sviluppato come tesi sperimentale magistrale presso l’Università degli Studi di Camerino, sezione Chimica”, continua Martina Fattobene. “Marlin Tremiti mi ha offerto una borsa di studio che mi ha permesso di fare la campagna di campionamento presso l’isola di San Domino e conoscere questi bellissimi luoghi”.
Ma cosa è emerso da tale ricerca? “Lo studio della qualità dell’aria rappresenta un valore aggiunto per l’Area Marina Protetta delle isole Tremiti in quanto mette in luce le proprietà benefiche e terapeutiche dell’aria di San Domino, luogo ideale per sviluppare un percorso di Forest Therapy, uno strumento di medicina preventiva che, attraverso il metodo scientifico, analizza il rapporto terapeutico tra l’uomo e l’ambiente forestale e i suoi effetti benefici. Questa idea di terapia forestale si sviluppa nella pineta di San Domino che rappresenta un unicum dal punto di vista ambientale, paesaggistico e antropico e mette in evidenza la stretta relazione tra chimica e natura”, sottolinea la 24enne.
“Il progetto ha previsto la realizzazione di una serie di campagne di misura quali/quantitative al fine di avere un’indicazione sui Composti Organici Volatili Biogenici (BVOC) emessi dalla vegetazione presente. Da un punto di vista pratico, dopo aver effettuato rilievi botanici – grazie al Professor Taffetani dell’Università Politecnica delle Marche – su tutta l’isola, in particolare lungo la perimetrale, ed aver individuato le specie vegetali più abbondanti, ho fatto campionamenti in aria e nel terreno con dei materiali adsorbenti – con strumentazioni e materiali offerti dalla IONScience Italia – ed analizzati poi con strumentazioni appropriate in laboratorio.
I Composti Organici Volatili rilevati qualitativamente, in particolare terpeni come a-Pinene, Limonene, 3- Carene e Cariofillene, sono responsabili degli aromi tipici percepibili in natura e degli effetti biologici sull’uomo. Infatti, vengono spesso utilizzati in aromaterapia offrendo effetti stimolanti, rilassanti o afrodisiaci. I risultati ottenuti da queste misurazioni sono utili per stimare anche la concentrazione dei BVOC in aria e determinarne quindi un andamento temporale giornaliero delle emissioni, mattina e sera più abbondanti.
Per ampliare lo studio della qualità dell’aria è inoltre possibile determinare quanto sia influente l’aerosol marino, ovvero quanto lontano dal mare è possibile rilevare sostanze derivanti dai sali marini, come lo Ioduro, ed emesse dal moto ondoso del mare, attraverso l’utilizzo di un filtro in cellulosa. Da qui l’idea dello sviluppo pratico del percorso turistico-naturalistico guidato nei punti di campionamento – 2 nel versante sud e 2 nel versante nord – che mostrano evidente rilevanza terapeutica in collaborazione con il Parco del Gargano”.
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“La natura e’ il chimico per eccellenza, serve approfondire tale relazione e le potenzialità”
I risultati del progetto sono stati presentati nel corso di un incontro pubblico organizzato da Adelmo Sorci e i suoi collaboratori di Marlin Tremiti lo scorso 1° agosto nella piazza di San Domino alla presenza di un centinaio di persone.
“Molto spesso la chimica viene intesa come una disciplina lontana da tutto ciò che è naturale”, conclude la giovanissima chimica Martina Fattobene. “In realtà, ciò che mi preme sottolineare è che la natura è il chimico per eccellenza e, grazie alla ricerca scientifica, è possibile approfondire questa relazione e determinarne le potenzialità”. E chissà che anche questa ricerca non serva per destagionalizzare il turismo nell’arcipelago.
Lucia Piemontese
l’attacco